Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Addio calcoli renali!”. Il rimedio naturale che scienza conferma. Una vera e propria rivoluzione: “300 pazienti su 300 sono guariti” rivela uno studio tutto italiano

 

Può una pianta risolvere un grave problema di salute? Evidentemente sì. Parliamo degli estratti di una pianta brasiliana che favoriscono la guarigione dopo un’operazione di calcoli. È un’interessante realtà, confortata da dati scientifici, presentati anche al Primo Simposio Nazionale sulla Nutraceutica in Urologia, svoltosi a Rovigo. Tra i protagonisti il Phyllanthus Niruri, pianta il cui uso salutistico in Sud America e in Amazzonia risale a 2000 anni fa, appartenente alla medicina tradizionale brasiliana, ma anche a quella indiana “ayurvedica”. In Italia e in Piemonte la terapia è stata impiegata solo recentemente, ma con incoraggianti risultati, ad esempio contro i calcoli, dall’Urologia dell’Asl Cn1, l’Azienda sanitaria locale di Cuneo, Savigliano e Mondovì. La pianta erbacea perenne arriva a 60 cm di altezza e produce piccoli fiori gialli. Un’erbaccia tipica delle regioni tropicali conosciuta anche come “pianta spaccapietre” o, in peruviano, “Chanca Piedra”, proprio per le capacità di agire contro i calcoli. (Continua dopo la foto)


“Tra il 1 giugno 2016 e il 31 luglio 2017 lo abbiamo proposto a 307 pazienti, 122 affetti da calcoli renali e 185 da calcolosi ureterale – spiega Roberto Borsa, urologo dell’Asl Cn1 -. Il trattamento con il Phyllanthus Niruri è stato consigliato nel momento delle dimissioni, al termine delle tradizionali terapie”. Terapie che includono interventi e l’utilizzo di tre macchinari capaci di polverizzare i calcoli. Le proprietà importanti del Phyllanthus Niruri sono racchiuse nelle foglie e nelle radici: contengono alcaloidi, principi attivi di cui è dimostrata scientificamente la capacità di contribuire a facilitare l’espulsione dei calcoli. “La ricerca clinica – spiega Borsa – ne ha dimostrato le proprietà antilitiche decongestionanti, antispasmodiche e diuretiche”. Un integratore alimentare da sciogliere nell’acqua e da bere una volta al giorno, meglio nel pomeriggio; 150 milligrammi di Phyllanthus Niruri che l’Asl Cn1 reperisce in Italia. (Continua dopo le foto)

{loadposition intext}

“Tra i dati positivi emersi il fatto che sia stato perfettamente tollerato da tutti i pazienti (tra i 18 e gli 83 anni, ndr.) – continua Borsa -: nessun effetto collaterale o indesiderato, è utilizzabile anche dai celiaci”. L’uso del Phyllanthus Niruri non è però l’unica strategia. “Il calcolo è un aggregato di cristalli che si formano perché diminuisce la capacità di eliminare le sostanze che andrebbero espulse – dice Pietro Coppola, direttore dell’Urologia dell’Asl Cn1 -. Una dieta adeguata è fondamentale per far sì che i pazienti non solo guariscano, ma non ricadano più”. Per una conferma sicura dovremmo attendere qualche sperimentazione in più, probabilmente. Il tempo tecnico affinché i medici siano sicuri che questa terapia sia sicura e funzionale al 100%. Senza dubbio, tuttavia, si tratta di una notizia evidentemente incoraggiante.

Ti potrebbe anche interessare: “Potevano salvarla…”. Rabbia e polemica sulla morte della piccola Zaray. Quel retroscena agghiacciante sul decesso della 12enne, scomparsa in ospedale a Bari dopo un’operazione. I dettagli dell’accaduto emergono solo ora e arrivano accuse e proteste


Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure