Chilomentri d’inchiostro sui giornali. Negli anni Novanta aveva scatenato le polemiche il caso della cura messa a punto da Luigi Di Bella, medico le cui opere però furono bocciate dopo la sperimentazione. Oggi suo figlio ha ripreso a curare i pazienti con il metodo del padre, e, stando alla Stampa, potrebbe presto avere un aiuto da parte dei tribunali, pronti a spingere perché le cure siano pagate dalle Asl. “A quindici anni, quasi, dalla fine della sperimentazione, il Metodo Di Bella è diventato – così spiega l’avvocato Gianluca Ottaviano che oggi segue alcuni pazienti Stamina – la seconda cura antitumorale del Paese!”.
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