Il ciclone Silvio Berlusconi che si è abbattuto ieri sulla maggioranza ha fatto infuriare Giorgia Meloni. “Siamo tutti senza parole…”, allargano le braccia i fedelissimi. C’è chi pensa che il Cavaliere parli ormai in libertà e “tutto quello che gli passa per la testa”. Le parole di Silvio Berlusconi sono esplose come una bomba sulla strada verso il governo Meloni. E in casa centrodestra nessuno se lo aspettava.
“Giorgia Meloni non è infuriata con Silvio Berlusconi: è sconcertata, allibita, incredula. Il primo istinto è ribattere. Picchiare durissimo. Perché, si sfoga, in questo modo rischia di saltare tutto. Trascorrono tre ore in cui il governo è davvero in bilico. La raggiungono i big. Le scrivono i fedelissimi, “Giorgia, non cadiamo nella trappola”. Basta un’altra sola parola fuori posto per mandare all’aria la maggioranza”, si legge su La Repubblica.
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Meloni e Berlusconi, scontro dopo le dichiarazioni del Cavaliere
“Sulla Russia e sul conflitto la posizione dell’Italia non cambia, fa fede il programma. Questo non è in discussione”, ha ribadito la leader di Fratello d’Italia. Come riporta La Repubblica “Non reagisce all’incredibile sortita filo-putiniana di Berlusconi, ma sa bene che incidenti del genere minano la credibilità dell’esecutivo che nascerà (che dovrebbe nascere). Perché colpiscono il rapporto con Washington, su cui la presidente di Fratelli d’Italia investe da mesi ogni energia geopolitica e strategica”.
Tajani è in bilico a causa della frase di Silvio Berlusconi su Putin, con sui avrebbe ”riallacciato i rapporti”.. “Berlusconi potrebbe averlo ammazzato”, sussurrano dentro Fdi. Come può il numero due di Forza Italia (Antonio Tajani) essere il rappresentante dell’Italia all’estero quando il numero uno ha rapporti ”riallacciati” con Putin?
“Meloni è esterrefatta. Sente il big azzurro, si ragiona anche di una possibile presa di distanze da Berlusconi. Il rischio è che la dinamica diventi inarrestabile e rimetta in discussione l’opzione di affidare gli Esteri a FI. A sera, arriva una nota di presunto chiarimento di Berlusconi. Le colombe provano a fermare l’onda con un dito: ‘Altrimenti – è il messaggio consegnato agli ambasciatori azzurri, secondo quanto riferiscono diverse fonti – possiamo anche finirla qui'”.
“La premier in pectore tiene anche il punto sulla Giustizia, che intende affidare a Carlo Nordio. – si legge sempre su Repubblica – ‘Ho le mie idee’, è la linea. La verità è che non può permettersi di garantire il Guardasigilli a Forza Italia, anche perché il Cavaliere resta imputato nel processo Ruby ter e, se condannato in via definitiva, potrebbe nuovamente decadere da senatore.
“Resta la sfida all’atlantismo che Berlusconi e il presidente leghista della Camera Lorenzo Fontana piazzano sul cammino di Meloni. Se sarà chiamata a governare, la leader intende reagire anche con una serie di missioni internazionali emblematiche”, scrive Tommaso Ciriaco su La Repubblica.
“Aveva già ipotecato un primo viaggio a Kiev, – si legge ancora su La Repubblica – ma i bombardamenti russi hanno per il momento congelato l’opzione. Le altre due idee a cui lavora sono Parigi e Washington. Con Emmanuel Macron, in realtà, potrebbe vedersi a Roma il 24 ottobre, se davvero sarà già premier in carica (anche senza aver ottenuto la fiducia delle Camere). Il Presidente francese andrà al Quirinale e in Vaticano. Sono in corso contatti informali tra le diplomazie, ma l’Eliseo deve ancora confermare la disponibilità. Di certo, la sbandata del Cavaliere non aiuta”.