La morte di Toto Cutugno continua a lasciare dietro di sé un dolore immenso per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo umanamente e professionalmente. E poche ore fa si è anche scoperta la decisione presa sulla camera ardente e i funerali del cantante, morto all’età di 80 anni dopo aver combattuto per tanto tempo contro una malattia. Aveva sofferto di un tumore alla prostata, con metastasi ai reni, ma grazie al consiglio di Al Bano era riuscito a prenderlo in tempo e a vivere più del dovuto.
Alle ore 16 del 22 agosto non è riuscito, però, a scampare alla morte e Toto Cutugno è deceduto all’interno dell’ospedale San Raffaele di Milano. I suoi fan hanno subito cercato di comprendere qualcosa in più sulla camera ardente e sul luogo e il giorno in cui si terranno i suoi funerali. Erano circolate diverse voci a riguardo, ma ora a fare chiarezza è stato l’amministratore delegato di Dm Produzioni, rappresentante dell’artista, Danilo Mancuso, che ha rilasciato un’intervista all’agenza di stampa AdnKronos.
Leggi anche: “Gli hanno fatto cose brutte…”. Morte Toto Cutugno, l’accusa di Al Bano: “So chi sono”
Morte Toto Cutugno, cosa è stato scoperto su camera ardente e funerali
Una volta annunciata la morte di Toto Cutugno, è partita subito l’organizzazione per commemorare al meglio l’artista del celebre brano L’Italiano. E si era detto che la camera ardente si sarebbe tenuta grazie all’intervento del comune di Milano. Ma prima l’amministrazione comunale e poi lo stesso manager hanno smentito categoricamente l’informazione. E si è saputo anche ufficialmente quando e dove si svolgeranno i funerali.
Questo l’annuncio di Mancuso sull’artista di Fosdinovo (Massa-Carrara): “Non ci sarà camera ardente per Toto Cutugno, ma direttamente i funerali“. A proposito di questi ultimi, avranno luogo nella giornata di giovedì 24 agosto, a partire dalle ore 11, dentro la basilica dei Santi Nereo e Achilleo nella città di Milano. E a presenziare ci saranno certamente tantissime persone, compresi numerosi personaggi del mondo della musica.
Al Bano lo ha ricordato così nelle ultime ore: “Io avevo capito subito che si trattava di una grande canzone (L’italiano n.d.r.). La verità è che lui era un campione, ma l’hanno sempre trattato male. La critica radical chic non lo vedeva di buon occhio. Ma quello che conta sono le canzoni e le sue resteranno per sempre”.