Sono passati 10 anni dalla morte del grande tenore Luciano Pavarotti, orgoglio tutto italiano, amato e stimato in tutto il mondo. Dieci anni dalla perdita di uno dei più grandi artisti di sempre, spazzato via, da un terribile cancro al colon. Luciano si è spento serenamente il 6 settembre 2007, alle cinque del mattino, all’età di 71 anni e al suo capezzale erano presenti tutti, dalle figlie, alla sorella, dagli amici, ai parenti tutti. A fianco a lui, nelle ultime ore, c’era anche lei, l’amore della sua vita: Nicoletta Mantovani per la quale lasciò la sua prima moglie, Adua Veroni (sposati dal 1961al 2000). E quello che si chiede il mondo, nel decennale della scomparsa di Pavarotti, è proprio che fine abbia fatto la Mantovani, anche lei (ultimamente) gravemente malata. “Sono passati dieci anni, ma Luciano mi manca sempre moltissimo”, sussurra. Nicoletta Mantovani oggi ha un nuovo compagno, ma in questa casa tutto parla del Maestro. “Il luogo più importante per lui era la cucina, avevamo sempre tanti ospiti: non doveva mancare niente. Anzi, era tutto doppio”. E indica due frigoriferi, due piani cottura e due lavastoviglie nella grande stanza dove domina il giallo. (continua dopo la foto)

“Era il suo colore preferito, il colore del sole”. Appesi alle pareti ci sono alcuni disegni infantili. “Li ha fatti Alice, lei e Luciano dipingevano insieme, un’attività che li legava molto e una delle cose che lei ricorda meglio. I colori, le matite… Studia al classico, le piace molto il greco antico. Vedremo più avanti che strada deciderà di prendere”. Aveva quattro anni e mezzo quando un cancro al pancreas si portò via il suo papà. “Luciano si accorse di essere malato un anno e mezzo prima, la sua ultima esibizione fu all’Olimpiade di Torino, poi iniziò a stare male — ricorda Nicoletta —. Andammo a New York, all’inizio si pensava a un problema legato alla colonna vertebrale. Quando i medici capirono, lo operarono. L’intervento andò bene, ma dopo un anno cominciò a peggiorare”. Come affrontò la malattia? “Era un combattente, ha lottato fino alla fine con grinta e determinazione, senza mai perdere il sorriso. L’ultimo, e lo racconto sempre ad Alice perché ancora oggi mi fa commuovere, lo fece proprio a lei, poco prima che andasse a casa dei nonni, poco prima che tutto finisse. Sembrava che non fosse cosciente, invece si è girato e le ha sorriso”. Come glielo ricorda quell’uomo che il mondo non dimentica? “Le dico sempre che suo padre era un grandissimo artista, con una voce inconfondibile. Ma anche un uomo specialissimo”. (continua dopo le foto)



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Dall’età di 24 anni Nicoletta Mantovani combatte contro la sclerosi multipla, una malattia autoimmune cronica che colpisce le cellule nervose rendendo difficile la comunicazione tra cervello e midollo spinale. Ospite di Barbara D’Urso a Domenica Live, la vedova di Luciano Pavarotti – da qualche tempo felicemente innamorata di Filippo Vernassa – ha parlato della sua malattia dicendo di essere “guarita grazie al metodo Zamboni”. “Sono stata fortunata, ho avuto dolori ma anche grandi gioie e opportunità. Ho scoperto di essere ammalata di sclerosi multipla a 24 anni, ma Luciano mi ha dato grande forza: quando un dottore in America mi disse che avrei terminato la mia vita su una sedia a rotelle, Luciano lo prese e lo gettò contro un muro, dicendogli che non poteva trattarmi così. L’ho avuta per vent’anni, adesso sto bene”. Ora Nicoletta, sin dal 2013, è unita a Filippo Vernassa.
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