Sul palco dell’Ariston non l’ha fatto, però sulle pagine di ‘Vanity Fair’ si è lasciata andare a scatti sensuali, a partire dalla copertina, sulla quale appare senza veli. Paola Turci ha deciso di posare in versione minimal per il magazine di Condé Nast, come mostra lei stessa in un video di backstage pubblicato sul proprio profilo Instagram. Sulle pagine patinate, l’artista, 52 anni, confessa che a Sanremo avrebbe voluto slacciarsi “la giacca e restare così, senza camicia, senza niente. Tipo una Patti Smith fotografata nuda da Robert Mapplethorpe. Anni fa, a Playboy dissi di no. Oggi so come farlo. A questa età sa di assurdo, di quasi impossibile”. Sensuale ed elegante, nel numero in edicola la cantante racconta, voce per voce, il vocabolario sentimentale della sua nuova vita, dall’incidente che le ha cambiato la vita, al suo corpo, fino all’erotismo, che lei stessa definisce “donna”. Una nuova vita a cui la cantante ha dedicato l’album ‘Il secondo cuore’, in uscita il 31 marzo. (Continua a leggere dopo la foto)
“Il corpo non mente mai – ha raccontato la Turci a ‘Vanity Fair’ – Mi sono lasciata andare a lungo, trascurandolo: pesavo 15 chili in più di oggi, non entravo nei pantaloni. Poi l’ho portato in palestra, ho iniziato ad alimentarlo bene. E il corpo ha obbedito: alle diete, al sacrificio. Mi risponde”. “L’erotismo? È donna – sottolinea l’artista – tengo solo lontane le etichette. Ancora oggi se dici: ‘Mi piace una donna’, allora sei lesbica. Sorrido, quando qualcuno si chiede se io lo sia. Come domandare: ‘A te piace stare sopra o sotto? Ti piace dormire con il cuscino o senza?’. Ma cosa importa, quelli sono dettagli. Come fai l’amore è roba da chiedere?”.
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La vita di Paola Turci non è stata certo semplice. Dopo l’incidente è iniziato un vero calvario. Lo schianto da cui si è salvata per miracolo è avvenuto nell’agosto 1993 e poi 13 interventi, il rischio di perdere un occhio, 100 punti sulla guancia destra e vetri dappertutto. Il risultato? Una grossa cicatrice sulla guancia, che per anni e anni ha cercato di nascondere e con la quale ha tentato di convivere. Adesso può finalmente guardarsi allo specchio senza timore: “Io e quella lì riflessa abbiamo firmato un armistizio”. Adesso non ha più paura di mostrarsi per quella che è. Cicatrice inclusa: “Tutto ciò che è stato, è tutto ciò che sei”, canta nel suo nuovo disco e per lei vale ancora di più.
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