La cantante Karima Ammar, diventata famosa per aver partecipato al talent show Amici di Maria De Filippi (all’epoca arrivò seconda dopo la ballerina albanese Anbeta Toromani), è stata condannata dal tribunale civile di Firenze, insieme al manager Mimmo D’Alessandro, al pagamento di 20mila euro come risarcimento danni al maestro Mario Menicagli, per l’attribuzione della paternità del brano “Come ogni ora”, presentato a Sanremo nel 2009.
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I fan dell’interprete italo-algerina, impegnata il venerdì sera su Rai 1 nel varietà “Tale e quale show”, forse non la prenderanno bene. Gioisce invece Menicagli, che da sei anni aspettava questo momento.
La querelle riguardava l’adattamento in italiano della canzone: a Sanremo era emerso che l’adattamento fosse opera di Karima (il testo era firmato dalla cantante italo-algerina e da Piero Frassi per le musiche), mentre lo stesso ruolo era stato rivendicato dal musicista Mario Menicagli. Il Tribunale di Livorno ha emesso la sentenza: i due si sono rivelati estranei alla stesura, eseguita invece dal maestro e direttore d’orchestra Mario Menicagli.