Oltre alla splendida melodia, “Californication” ha un testo e un significato altrettanto bello e tenebroso, proprio come lo è Hollywood e il suo lato più oscuro. Questo pezzo dà il titolo anche all’album, il sesto dei Red Hot Chili Peppers.
Il videoclip disegnato in computer graphic e diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, mostra i Red Hot come protagonisti di un videogioco surreale dedicato alla California. La modalità di gioco richiama titoli celebri tra cui Tomb Raider, Grand Theft Auto, Crazy Taxi, SSX, Resident Evil.
Esiste un legame tra il video e la ricaduta di Anthony nella tossicodipendenza. Il cantante ne parla nell’autobiografia “Scar Tissue”: “… L’esperienza è sempre emozionante. Ci sono poliziotti, ragazzacci, mostri e prostitute. Ti immerge in un grande ed insidioso videogioco, ma ancora una volta vieni ingannato pensando che stai facendo qualcosa di figo, dato che il prezzo è sempre maggiore del guadagno. Rinunci subito al tuo amore, alla tua luce, alla tua bellezza, e diventi un buco nero nell’universo, risucchiando energia malvagia e senza sorridere in faccia a nessuno …”