Continuano le indagini per far luce sulla morte di Pino Daniele. Come riporta il Corriere della Sera, il pm Marcello Monteleone, titolare dell’inchiesta per omicidio colposo ancora senza indagati, ha disposto l’acquisizione dei tabulati telefonici delle chiamate effettuate e ricevute dalla coppia dal 31 dicembre del 2014.
La ricostruzione della procura parte dal sms inviato dalla compagna del cantautore, Amanda Bonini, la sera del primo gennaio scorso al cardiologo di fiducia del cantante, morto per un’ostruzione a uno dei suoi bypass la notte del successivo 5 gennaio. Saranno acquisite anche le email scambiate da Daniele. Atti ritenuti indispensabili per comprendere come sia maturata la sera della tragedia la scelta del cantante di intraprendere il viaggio durato due ore verso Roma dalla sua villa di Magliano, vicino Grosseto. Ecco una prima ricostruzione delle conversazioni cruciali di quelle ore.
È la notte di Capodanno quando Daniele avverte problemi fisici. Amanda inoltra un messaggino ad Achille Gaspardone, il cardiologo dell’artista. Sono le 23.45 e la Bonini scrive “Buonasera Achille, Pino mi preoccupa perché è diverso tempo che ha dolori alle spalle. Non sta bene…. Fammi sapere se posso portarlo nei prossimi giorni, anche domani se ci sei”. Gaspardone dà una rapida risposta: “Ok, ci sentiamo ogni 4 ore”. La compagna, nel cuore della notte, insiste per portare Daniele subito in ospedale. Il cardiologo risponde alle 5.50: “Sono fuori, torno domenica”. Al mattino Daniele, però, sembra stare bene e la situazione si tranquillizza, finché arriva la sera del 4 gennaio. Il cantante avverte dolori al petto e vuole andare a Roma per farsi visitare dal cardiologo. Due ore di macchina che secondo la procura gli sono state fatali.
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