“Per due anni mi hanno tirato i vetri dalla faccia”. L’incidente, la sofferenza, il dolore, ma soprattutto il coraggio e la voglia di rialzarsi. Sono passati 14 anni da quella terribile esperienza e oggi Paola Turci ne parla, aprendosi di fronte alle telecamere di Domenica Live, con Barbara D’Urso. La conduttrice ha conosciuto la cantante appena venti giorni dopo quell’incidente che ha costretto Turci a sottoporsi a tredici interventi per ricostruire la parte del volto tra occhio e guancia. “Stavo andando dalla Sicilia alla Campania per un concerto – ricorda la cantante – ero alla guida. L’unica volta che mi capitava. A un certo punto, ho guardato il cellulare. Il telefono si spegneva spesso e cercavo di caricarlo. Mi sono distratta, guardando in basso”. Tutto in pochi istanti. “In dieci secondi, ho sterzato, andando a sinistra. Ho sperato che la macchina si fermasse sul guardrail. Invece, ha proseguito per 100 metri e si è accartocciata. Sono rimasta incastrata dentro”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Mi sentivo la faccia aperta e il sangue che usciva fuori. Per due anni, mi hanno tirato fuori i vetri. Ho subìto tredici operazioni tra occhio e guancia”. Difficile parlarne, anche a distanza di così tanto tempo. Alla cantante arriva il saluto di Giuliano, che adora: “Mi ha ospitato a Milano, ho vissuto con lui, era già il mio migliore amico”. Quindi i negozianti al Testaccio, a Roma. Poi tanti suoi colleghi, da Fiorella Mannoia a Emma, Eloide, Piero Pelù e Mia Martini. (Continua a leggere dopo le foto)

{loadposition intext} Svela che Almeno tu nell’universo era stata proposta a lei. “L’ho rifiutata, avevo già provato Bambini, che ha vinto il Festival. Quando ho saputo che l’avrebbe cantata Mia Martini, sono andata alle prove a vederla. Sono impazzita dall’emozione. È stata immensa”. C’è spazio per la lettera della sorella Francesca: “Tu sei una guerriera non hai mai avuto bisogno di essere protetta. Con te non mi sento mai sola”. Arriva in studio e con lei la nipote. Un intenso incontro.