Lui, checché se ne dica, va ancora al massimo… “Due anni fa sono stato male e da quella malattia sono uscito trasformato”, ha raccontato ai microfoni di Radio Deejay. “Io pensavo di morire prima. Sono un ragazzo degli Anni 70, ero uno che andava al massimo, pensavo di campare 33 anni, mica di più…”. E invece, eccolo Vasco Rossi che in questi mesi si allena tutti i giorni, sempre accompagnato dalla moglie Laura Schmidt, in vista del prossimo tour.
“Faccio sport perché devo essere in forma per i concerti, sennò non me ne fregherebbe niente…”. La malattia, ha raccontato a Vanity Fair, gli ha insegnato molto: “Se non muori, la sofferenza ti serve eccome. Ti fa diventare più forte. Io faccio sempre leva sulle mie disavventure o, come mi piace dire, sui miei naufragi. Il dolore lo puoi usare per toglierti un sacco di menate, cose che prima consideravo problemi enormi poi mi sono reso conto che erano stupidaggini”.
Mentre si allena sul lago di Garda, i fan hanno iniziato il conto alla rovescia per il nuovo tour “Sono innocente”: 14 date in giro per l’Italia. Il 7 giugno l’esordio da Bari, quasi ovunque è già tutto esaurito. Sulla sua pagina Facebook, qualche settimana fa, ha postato – come ricorda Oggi – un filmato realizzato sul sentiero del Griffith Park di Los Angeles. Cappellino arancione e felpa fluo, di fronte al cielo azzurro di Hollywood, Vasco mostra ai fan qual era la sua “missione” del giorno: “Vedete quella collina? Ora salgo fin lassù, di corsa” ha detto, indicando lo scosceso Dante’s Peak.
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