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“Sei stato un grande”. Lutto nella musica italiana, addio al famoso cantante

  • Musica
Lutto nella musica italiana, è morto un grande artista

Lutto nella musica italiana, è morto un grande artista partenopeo. Le sue ultime risalgono al periodo del Covid, ovvero quando l’autore compì 80 anni. “Diciamo che faccio due volte 40 anni, ma in euro sono la metà, come rispetto alla lira. E avrò 18 anni fino alla fine”, scrisse ringraziando tutti per l’affetto ricevuto. Ora però che di anni ne aveva 83, il suo cuore si è fermato, lasciando un vuoto incolmabile della sua arte.Tutto iniziò nel 1962, quando lo stesso autore pubblicò “A voce ‘e mammà”, anche se non ebbe il successo meritato e sperato.

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Parliamo chiaramente di Peppino Gagliardi, rappresentante della vecchia guardia napoletana. L’uomo ha sempre raccontato di che ascoltava spesso i dischi di Ray Charles e Joe Tex, ma anche i grandi cantautori francesi. Peppino aveva nell’anima la melodia partenopea classica e nel ‘63 pubblicò “T’amo e t’amerò”, che invece ebbe un grande successo, soprattutto in Campania.

Lutto nella musica italiana, è morto un grande artista


Lutto nella musica italiana, morto Peppino Gagliardi

“Camminavo per via Toledo e da tutti i negozi si sentiva la mia canzone. Ma non capivo quello che mi stava succedendo”. Dopo “T’amo e t’amerò”, che tra le altre cose fu anche una potente hit nei paesi arabi, Peppino Gagliardi compose anche “Che vuole questa musica stasera” del 1968 (molti la ricorderanno perché era nella colonna sonora di “Profumo di donna”. Ma anche pezzi come “Settembre” (1970, seconda classificata a “Un disco per l’estate”).

Peppino Gagliardi si diede ai Festival di Napoli nel 1963 con ‘Maje’; nel 1964 con ìNisciuno ‘o ppo’ capì’, scritta con Gaetano Amendola e ‘Mparame a vule’ bene’. Non è finita perché nel 1966 esce con ‘Scriveme’ di Murolo e ‘Sole malato’ di Pazzaglia e Modugno. Nel 1969 con ‘’O scugnizzo’. Poi eccolo a Sanremo nel ‘65 con ‘Ti credo’ in abbinamento con Timi Yuro.

Nel 1966 con ‘Se tu non fossi qui’ di Carlo Alberto Rossi, doppiata da Pat Boone e poi ripresa da Mina. Nel ‘68 con ‘Che vale per me., ancora di C.A. Rossi, con Eartha Kitt. Nel 1972 secondo con ‘Come le viole’»’, rilanciata nel 2006 da Giuliano Palma, tra i suoi fan eccellenti, con Benny Andersson degli Abba ed Alvaro Soler). Addio ad un grande artista.

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