Il giorno dopo la morte di Liam Payne, l’ex cantante degli One Direction, il dolore è ancora più forte e consapevole. Tra migliaia di messaggi arrivati da tutto il mondo arriva anche il rapporto della polizia argentina che cerca di ricostruire le ragioni che hanno portato alla morte del cantante mettendo nero su bianco un punto: “Non è stato un incidente”.
Si legge come: “La stanza era in totale disordine, con vari oggetti rotti, il televisore esploso, fogli di alluminio, cera di candele e lattine e diverse risme di medicinali tra cui clonazepam, energizzanti e farmaci da banco. Gli inquirenti argentini stanno interrogando due donne che si trovavano nella stanza d’albergo di Liam Payne poco prima della sua fatale caduta dal balcone mercoledì sera”.
Liam Payne, rapporto della polizia: “Non è stato un incidente”
“La Procura nazionale penale e penitenziaria argentina ha affermato che i funzionari hanno raccolto le testimonianze di cinque persone diverse, tra cui due donne e tre dipendenti dell’hotel. L’ufficio del procuratore ha affermato che le due donne sono state con il musicista nella sua stanza per diverso tempo, ma avevano già lasciato l’hotel quando è avvenuta la tragedia”.
“La loro indagine è finalizzata a determinare il possibile intervento di terzi negli eventi precedenti alla morte della vittima”. E ancora: “Sembra che la vacanza sia diventata molto meno salutare dopo che la fidanzata Kate se n’è andata. Gli agenti hanno trovato sostanze e alcol nella stanza. La Polizia di Buenos Aires ha dichiarato che non è stato un incidente”.
Ma un suicidio: “Lui non è scivolato o caduto, ma si è buttato dal terzo piano del suo hotel. Gli agenti l’hanno detto ed è stato confermato anche dalla posizione e dalle ferite”. Sul suo corpo, quindi, non ci sarebbero segni di fratture alle braccia o compatibili con una posizione a protezione del corpo. ” Alcuni esperti dicono che se fosse stato un incidente forse sarebbe potuto sopravvivere, certo, con gravi ferite, ma avrebbe provato a coprirsi”.