“Sono sempre stato molto presuntuoso. Ero presuntuoso da bambino e sono rimasto tale. Essere arrogante mi ha aiutato a trovare un’identità anche se di diventare leader non mi è mai fregato niente e ho sempre puntato a un unico obiettivo: fare con determinazione quello che mi piaceva”. Parole, non in musica per una volta, di Manuel Agnelli, storico leader degli Afterhours che ha di recente aggiunto al proprio personale curriculum anche l’esperienza di giudice nell’edizione 2016 del talent X-Factor. Intervistato dal Fatto Quotidiano il cantante si è raccontato in maniera inedita, svelando dettagli di sé fin qui sempre nascosti ai fan. “X Factor non è tribuna politica e non ho mai pensato di fare la rivoluzione o di far sorgere il Sol dell’avvenire dal mio scranno di giudice. Le critiche le ho viste. In passato le leggevo maniacalmente fino a saturarmi e confrontarmi con gli insulti mi restituiva una libertà pazzesca”. E ancora: “”Ero molto timido e introverso ed è per questo forse che sono diventato musicista. Nella musica ho trovato il linguaggio, il coraggio”. (Continua a leggere dopo la foto)
Agnelli ha anche parlato a tutto tondo di arte, senza mezzi termini come è d’altronde nel suo stile: “È dalla Bohème in avanti che stiamo lì a cercar di morire di tisi a 27 anni. Io i 27 li ho superati e adesso mi aspetto di arrivare almeno a 97. Non mi interessa la coerenza pretesa, l’epica del vizio e neanche quel che l’artista fa al di fuori del suo spazio. Leonardo da Vinci si inculava i ragazzini e costruiva macchine di morte sotto commissione, ma è o non è riconosciuto tra i più grandi geni dell’umanità?”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Infine una considerazione sulla sessualità: “Dell’eros mi interessa tutto. Preferisco le donne, ma non ho un interesse esclusivo nei confronti delle donne. La mania dell’outing comunque mi lascia perplesso. Non riesco ad accettare che uno debba per forza dichiararsi, prendere posizione, definirsi”.