Un ultimo tour. Poi il cantante italiano si dedicherà ancora alla musica ma solo a scrivere e registrare. Non lo vedremo più sul palco, perché i problemi al cuore che lo hanno costretto per lunghissime degenze in ospedale, non gli permettono di continuare. “Mi sono sempre dato in pasto al mio amato pubblico totalmente, ‘anema e core’ e, quando ho interrotto, è stato proprio per “il core” malandrino, che mi ha costretto a lunghi stop negli ultimi 20 anni”, ha detto il musicista.
Sono parole apparse nel comunicato stampa che accompagna il suo ultimo tour con cui festeggia i 35 anni di carriera: “Omar Pedrini 35, dai Timoria ad oggi: Goodbye Rock’n’Roll”. Il tour e della sua band comincerà da Firenze (Viper Club) il 27 ottobre, per proseguire poi il 3 novembre al Druso di Bergamo, l’11 novembre al Largo Venue di Roma, il 17 novembre New Age di Roncade (TV), fino alla chiusura il 23 novembre a Isola Della Scala (VR).
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Lascia il palco per i problemi di salute: “Farò il contadino”
Omar Pedrini si è raccontato sulle pagine del Corriere della Sera. Al quotidiano ha spiegato che il suo cardiologo gli ha detto che così non poteva continuare: “Dopo essermi ripreso da tre interventi al mio cuore malandrino più un altro di ricostruzione negli ultimi due anni e mezzo, di recente ho fatto un concerto di prova a Brescia. È venuto a vedermi il mio cardiochirurgo, che è anche mio suocero, e nonostante gli avessi promesso di restare calmo non ci sono riuscito” ha spiegato.

Impossibile per lui stare sul palco immobile, dunque preferisce mettere la parola fine. Il problema è che questo, anche se non mi drogo più e bevo moderatamente, non è più compatibile con il fisico. Ho un permesso speciale per un ultimo tour: non sono uno che se ne va senza salutare”, ha aggiunto Omar Pedrini che comunque non darà un addio alla musica.


Come detto, continuerà a scrivere canzoni (“Resta un obbligo, mi serve per scaricare quello che ho nella testa”, le sue parole). “Ho fatto tv quando ancora non era di moda per i musicisti, ho fatto radio, ho recitato a teatro, ho scritto libri”. E poi c’è la campagna e vuole continuare a fare il contadino in Toscana: “Mio padre invecchia e non riesce a stare dietro agli ulivi”.