«Ci sono storie, a questo mondo, che possono raccontare solo le donne», questo è lo slogan adottato dagli organizzatori e dalle artiste dell’esposizione che raccontata la società da un punto di vista femminile: uno sguardo empatico ed emozionante racconta culture lontane e disagi sociali in Women of vision, raccolta di storie narrate su National Geographic da 11 formidabili donne che hanno dedicato la loro vita alla testimonianza attraverso la fotografia. Ci sono veterane come Lynn Johnson, Jodi Cobb e Maggie Steber, e talenti emergenti come Erika Larsen e Kitra Cahana. Ci sono artiste che hanno dedicato la loro carriera a raccontare la società e la condizione femminile, altre che hanno immortalato paesaggi onirici, altre ancora che hanno scelto per missione la conservazione della natura e la tutela dell’ambiente.
99 fotografie, tra cui commoventi ritratti di culture lontane, emozionanti immagini emblematiche di fenomeni come la memoria e l’alchimia che si instaura tra gli adolescenti, e impressionanti scatti che immortalano disagi sociali come le spose bambine e la nuova schiavitù del XXI secolo.
«Sono gli uomini che vanno in giro per il mondo a raccontarlo, le donne generalmente stanno più vicino a casa. Questa mostra ribalta questa situazione. Chi l’ha fatta ha sicuramente faticato molto più dei colleghi, portando all’interno della società punti di vista nuovi e forti», ha spiegato Marco Cattaneo, il curatore della rassegna che è nata da un’idea di Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Torino Musei, e realizzata con il Gruppo Editoriale Espresso che da sedici anni pubblica la versione italiana di National Geographic. La mostra, aperta dal 25 ottobre all’11 gennaio 2015, è ospitata in Corte Medievale di Palazzo Madama .