Nuovo vertice in prefettura a Messina, stamani , per fare il punto sulle ricerche del piccolo Gioele, il bambino di 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto con la madre, Viviana Parisi, poi trovata morta nelle campagne di Caronia (Messina). Al vertice parteciperà anche il Procuratore capo di Patti (Messina) Angelo Vittorio Cavallo. “Aspettiamo i risultati dei tabulati che stanno arrivando in procura” per le indagini sulla morte, ha detto il pm.
Ieri, parlando con i cronisti, Cavallo ha detto che “Viviana Parisi era agitata e impaurita” mentre si allontanava dall’autostrada, dopo l’incidente sulla A20 Messina-Palermo. In braccio teneva il bambino, “che era vivo e con gli occhi aperti”. “Viene fuori in quel momento la fragilità della donna”, ha detto Cavallo. Intanto proseguono ininterrottamente le ricerche del piccolo coordinate dalla prefettura di Messina che ha attivato il piano provinciale di intervento per la ricerca di persone scomparse. Continua dopo la foto

Anche oggi i vigili del fuoco di Messina, quattro squadre cinofile, protezione civile, soccorso alpino della Guardia di finanza, forestali, polizia, sono alla ricerca del bambino. E per le ricerche arriva anche l’esercito: “Dieci squadre dell’esercito aiuteranno a cercare il bambino. Dobbiamo continuare a cercarlo, le indagini proseguono e pure le ricerche. E’ un terreno sterminato dove è difficile fare delle ricerche, più mezzi e personale abbiamo più abbiano possibilità di arrivare a un risultato”, spiega il procuratore capo di Patti. Continua dopo la foto

Ma qualcosa potrebbe cambiare. “Ci sono diverse fratture – ha precisato il medico legale parlando dell’esame esterno del corpo – e, probabilmente, quelli che sembrano morsi non è chiaro se siano di cani o di altri animali selvatici. È certo solo che il cadavere non presentasse segni di arma da fuoco o da taglio, non si può escludere lo strangolamento”. Una nuova ipotesi, dunque, sulla morte misteriosa della dj si aggiunge nella lista degli investigatori. Continua dopo la foto

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Anche se lo stesso medico legale tiene a precisare che le condizioni del cadavere erano in avanzato stato di decomposizione ed è dunque molto difficile accertare le cause del decesso. Il procuratore Cavallo, inoltre, dopo l’ennesimo sopralluogo nel punto in cui è stato rinvenuto il cadavere della dj torinese ha chiesto anche ulteriori accertamenti per sapere cosa ci fosse sotto le unghie delle mani della vittima.
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