Dopo il ritrovamento di resti umani nei boschi di Caronia, che al 99% corrispondono al piccolo Gioele scomparso insieme alla mamma Viviana Parisi, poi trovata morta, le indagini proseguono. Stando a quanto riporta il sito ‘Giornale di Sicilia’, si starebbe seguendo la pista dell’omicidio-suicidio. Dunque la dj 43enne potrebbe aver ucciso suo figlio prima di togliersi la vita. Ma restano ancora tantissimi dubbi legati a questo annoso caso, che sta tenendo impegnate numerose persone.
Un’altra novità di queste ore è l’invio in Sicilia di una vera e propria task force di esperti che avrà il compito di supportare gli investigatori per analizzare ogni singolo fatto della vicenda. Intanto, il procuratore di Patti Angelo Cavallo ha dichiarato: “Il corpo del bimbo non è mai stato spostato. Al limite l’ipotesi è che gli animali siano intervenuti e abbiano operato una dispersione dei resti. Non ho mai parlato di uno spostamento del corpo ad opera di chiunque”, ha precisato. (Continua dopo la foto)

Secondo le ultime ricostruzioni, si pensa che Viviana possa essere rimasta sotto choc in seguito all’incidente stradale avuto sull’autostrada Messina-Palermo. A quel punto avrebbe lasciato l’auto sulla strada, potrebbe aver ammazzato Gioele prima di suicidarsi. Il suo timore potrebbe essere legato al fatto che il bimbo le potesse essere tolto a causa della sua situazione psicologica. Ma c’è anche un’altra pista che farebbe riferimento al ferimento del bimbo durante il sinistro automobilistico. (Continua dopo la foto)

Il team di esperti sarà fondamentale per capire qualcosa in più: “Abbiamo bisogno di un po’ di tempo – ha aggiunto il procuratore – per individuare le professionalità che riteniamo le più indicate per arrivare a dare una risposta a quello che è successo e rispondere ai quesiti che ci stiamo ponendo in questo periodo. Abbiamo una pista. I consulenti danno da subito delle indicazioni sulle quali noi lavoriamo, fermo restando tutti gli accertamenti che arriveranno successivamente”, ha continuato il magistrato. (Continua dopo la foto)


Cavallo precedentemente aveva detto: “Abbiamo trovato i biglietti dei caselli autostradali, delle immagini in cui la signora usciva di casa col bambino in perfetta salute, le immagini di Sant’Agata di Militello che ci dicono che il bambino era vivo dentro l’auto con la madre. E sono attendibili i e testimoni che vedono madre e figlio erano insieme e vivi dopo l’incidente stradale sulla Palermo-Messina”.