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Viviana Parisi, l’autopsia rivela una dettaglio e accende un’altra pista: i medici lo hanno trovato impresso sul corpo

  • Italia

“Forse Viviana dopo avere scavalcato il guardrail è stata sorpresa dai cani che avrebbero aggredito il bambino, che gridava per la paura – spiega un investigatore – la donna ha provato a difendere il figlio ed è stata azzannata a una gamba. Chissà”. Ma sono solo ipotesi al vaglio degli inquirenti. Cosa è accaduto dopo è ancora un giallo. Forse è salita sul traliccio per chiedere aiuto per il piccolo Gioele, o per scappare dai cani. E’ tutto avvolto nel buio. Intanto gli inquirenti hanno sentito il proprietario dei cani, ma quanto emerso è ancora top secret.

Una possibile aggressione per Viviana Parisi e il figlioletto Gioele da parte di uno o due molossoidi, forse Rottweiler, che sarebbero stati visti nella zona di Caronia. Questa la nuova ipotesi sulla morte della dj e la scomparsa del figlio, come si apprende da ambienti giudiziari. Dall’autopsia è infatti emerso che sulla gamba della donna c’erano dei morsi di animale, ma per sapere di che tipo di animale si tratta bisogna attendere il risultato delle analisi dei medici legali. Le ipotesi sono diverse. Continua dopo la foto


Gli occhi degli investigatori sono puntati ancora sul video principale registrato da una telecamera di sorveglianza. E la registrazione conferma la presenza in auto del piccolo, vivo, con la mamma al volante, a Sant’Agata di Militello. Tutto questo appena una decina di minuti prima del suo passaggio al casello dell’A20. “Dal video di Sant’Agata di Militello si capisce che Gioele era vivo”, ha detto il Procuratore capo della Repubblica di Patti Angelo Vittorio Cavallo. Continua dopo la foto


“Si vede la faccia e si vede che è vivo, l’immagine è chiara – ha aggiunto -. E questo rende quantomeno più fondata l’ipotesi che nell’incidente stradale il bambino fosse con la madre. Parliamo di ipotesi, perché resta comunque un “buco” di 10 minuti”. Ci sono anche altri video al vaglio degli inquirenti. Si tratta telecamere di diverse attività commerciali ed edifici privati. Continua dopo la foto


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Erano “solo un po’ graffiate” ma “ancora abbastanza pulite” le sneakers che indossava Viviana Parisi, la deejay di 43 anni trovata morta, lo scorso 8 agosto, nei boschi di Caronia (Messina). Ecco perché gli investigatori che indagano sulla morte della donna e sulla scomparsa del figlio Gioele di 4 anni, ritengono, come apprende l’Adnkronos, che Viviana Parisi non abbia fatto molta strada nei boschi, dopo essere scesa dalla sua auto, in seguito all’incidente avvenuto sulla A20 Messina-Palermo, in una galleria.

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