Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Questa è la verità”. Neonata rapita, la coppia arrestata parla e il marito attacca la moglie

  • Italia
Rapimento Bimba Cosenza

Si continua a parlare con forza in queste ore del terribile rapimento della bimba di un giorno, portata via da una clinica di Cosenza da una coppia, Rosa Vespa e Moses Omogo Chidiebere, dopo aver finto una gravidanza e un parto. Fortunatamente le forze dell’ordine l’avevano ritrovata circa tre ore dopo essere stata sottratta dalla struttura sanitaria, quindi era stata riportata alla famiglia.

Ovviamente i due sono stati arrestati e devono rispondere del reato di sequestro di persona. Si devono sottoporre all’interrogatorio di garanzia e all’udienza di convalida. Intanto, emergono però le prime dichiarazioni di entrambi rilasciate alla polizia di Cosenza. Il Corriere della Sera è riuscito a rivelare in anteprima cosa hanno detto la donna 51enne e il marito 43enne, reclusi per il rapimento della bimba.

Leggi anche: Neonata rapita, chi è la coppia che l’aveva presa. Poi la scoperta: perché lo hanno fatto

Rapimento Bimba Cosenza


Rapimento bimba Cosenza, Rosa Vespa vuole scagionare il marito

Fondamentale per ricostruire il rapimento della bimba di Cosenza, che si chiama Sofia, è stata la visione delle telecamere di videosorveglianza dlela clinica Sacro Cuore. Rosa Vespa ha deciso di difendere il coniuge, prendendosi tutte le responsabilità: “Ho organizzato il sequestro della neonata da sola. Mio marito non è mai stato al corrente dell’iniziativa“.

Rapimento Bimba Cosenza

Sempre il Corriere della Sera ha rivelato cosa avrebbe invece detto Moses: “Mi ha rovinato la vita“, in riferimento alla moglie. Il 43enne sembra che sia rimasto stupefatto quando ha vito entrare gli agenti in casa durante la festa per la nascita del figlio, che in realtà non era mai avvenuta. Rosa Vespa aveva fatto sapere che fosse venuto alla luce Ansel l’8 gennaio.

La donna arrestata per sequestro di persona aveva detto ai parenti che non potevano andare in clinica con lei, perché c’erano dei casi di Covid in clinica e che il neonato doveva restare lì qualche giorno per accertamenti. Spetterà agli investigatori fare luce anche sulla struttura sanitaria, visto che il rapimento ci sarebbe stato senza nessun problema, con nessun controllo particolare.


Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure