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Vermocane nei mari italiani, l’allarme degli esperti: “È una brutta bestia, cosa fa”

  • Italia

Tra i tanti temi trattati ieri a Zona Bianca, il programma in onda su Rete 4 diretto da Giuseppe Brindisi, si è parlato molto del vermocane che, in questa estate 2024, pare stia diventando essere sempre più presente e, di contro, sempre meno gradito. Negli ultimi tempi, infatti, soprattutto al Sud dove le temperature sono più alte, sono stati registrati sensibili aumenti di vermocane. Ad essere bersagliate soprattutto le coste pugliesi, campane, calabresi e siciliane.

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Con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) che ha individuato una voracissima, specie, detta tecnicamente “Hermodice carunculata” che, fino a qualche tempo fa, veniva registrata solo nel canale di Suez. Insomma, un dato da non prendere sotto gamba.


Vermocane, aumenta la presenza nei mari italiani: i rischi

“Il vermocane lo abbiamo sempre avuto, ma il loro numero era sempre limitato, perché era costantemente dipendente dalle condizioni climatiche. Il problema e che è una specie termofila, una specie cioè che adora il caldo e si riproduce molto più rapidamente. Si è potuto confermare, da alcuni studi, che quando il mare giunge alla temperatura di circa 25,6 gradi centigradi, lui va in una sorta di frenesia alimentare e diventa un predatore ancora più efferato”.

Tutti gli ospiti sono impressionati, compresa la giornalista e scrittrice Susy Blady, in collegamento: “È veramente na brutta bestia, veramente. Anche perché si riproduce in vari modi, anche quasi per partenogenesi. Alla fine si riproduce tantissimo. È, però, uno spazzino del mare. Allora uno capisce che la natura reagisce, cerca di restituire un equilibrio e fa sviluppare il vermocane, che spazza via le cose inquinanti che finiscono in mare”.

Oltre alla minaccia per gli ecosistemi marini, può essere dannoso per l’uomo. I biologi consigliano di non toccarli se avvistati perché il loro corpo è ricoperto di setole che contengono tossine urticanti che possono generare dolori, bruciori, edemi, pruriti e intorpidimento. Cosa fare in caso di puntura? Occorre rimuovere setole infisse nella cute, applicare aceto, ammoniaca o soluzioni di bicarbonato, anestetici locali, cortisonici e antibiotici.


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