Saranno pure simbolo d’amore, ma sono indubbiamente antiestetici e dannosi per i monumenti sui quali vengono apposti. La guerra ai lucchetti è cominciata anche a Venezia, già alle prese con i numerosi problemi del turismo maleducato. Ci ha pensato lo scrittore Alberto Toso Fei a lanciare l’iniziativa con un nome che mai fu più appropriato: Unlock your love. Fino a domenica prossima i veneziani residenti e gli amanti della città apporranno sui luoghi sensibili dei cartellini in più lingue, in cui è raffigurato un lucchetto a forma di cuore aperto, e in cui si spiega che il gesto compiuto è contro il buon senso e l’amore stesso. E, spiegano i nemici del ferro d’amore, lo faranno nella maniera più ecologica possibile, tentando di limitare l’utilizzo del nastro adesivo e utilizzando materiali biodegradabili come semplice carta e filo, laddove sarà possibile. L’iniziativa ha ricevuto il sostegno convinto del comune che cerca di mettere un freno a tutti i comportamenti sbagliati dei turisti meno sensibili al rispetto dei beni comuni.