Renato Bialetti era conosciuto come “il re della caffetteria”. E allora, ecco che al funerale le sue ceneri sono state inserite in una grossa moka, con il classico disegno dell’omino baffuto che ha fatto il giro del mondo. Una scelta decisamente non comune, e che però non ha sorpreso più di tanto i fedeli accorsi nella chiesa di Casale Corte Cerro.
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Proprio allo scomparso Bialetti si rifaceva infatti la caricatura dell’uomo con i baffi, una geniale idea di marketing degli Anni 50, celebrata anche da Carosello. L’anziano imprenditore cusiano è scomparso ad Ancona lo scorso giovedì all’età di 93 anni. A decidere di collocare i resti dell’uomo nella moka sono stati i figli Alessandra, Antonella e Alfonso.
Subito dopo la cerimonia, la caffettiera è stata tumulata nella tomba di famiglia, accanto alla moglie Elia. Bialetti era diventato negli anni un simbolo del successo imprenditoriale italiano, raggiunto dopo tanti sacrifici, ed è rimasto al comando della sua azienda fino al 1986, cedendola poi alla Faema.

Lo stabilimento di Omegna, che un tempo dava lavoro a centinaia e migliaia di persone, è stato chiuso definitivamente nel 2010. Oggi la produzione delle caffettiere avviene in Romania.
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