Una bella K sul muro, larga 17 centimetri e alta 25, l’iniziale del suo nome. È il ricordino che un turista russo ha lasciato stamattina su un muro di mattoni all’interno del Colosseo e probabilmente avrebbe terminato l’opera, magari aggiungendo anche tutto il cognome, se non fosse stato colto in flagrante e fermato da un vigilante, che ha fatto poi intervenire i carabinieri. (continua dopo la foto)
“Il danno cagionato al monumento, indipendentemente dal supporto, che è moderno, è notevole. L’incisione, infatti, ha asportato una parte della superficie della struttura e, inoltre, ne compromette la conservazione e l’immagine” fa sapere la soprintendente Mariarosaria Barbera. Dopo la denuncia dei custodi del Colosseo, l’avvocatura dello Stato potrebbe intentare contro il turista una causa per danneggiamento, costringendolo a staccare un salatissimo assegno. Non è certo il primo vandalo pizzicato al Colosseo, solo nel 2014 è stato preceduto da due australiani (intera famiglia in azione: il figlio incideva e madre e padre facevano da “palo”), un canadese e un brasiliano.