Stefano Rodotà, Umberto Eco, Emma Bonino? No, secondo il sondaggio indetto dal Fatto Quotidiano, il web vuole Giancarlo Magalli come prossimo Presidente della Repubblica. Non è uno scherzo, il conduttore televisivo è diventato l’idolo del web, la sua faccia è dappertutto in ogni angolo nascosto di internet. A rinforzare la sua popolarità è uno sketch realizzato dai The Pills, che lo vede protagonista in panni e toni del tutto imprevedibili e grotteschi rispetto alla compostezza e alla professionalità a cui ci ha abituato il sempre posato conduttore. Magalli ci ha scherzato su, ma adesso sembra aver preso sul serio la valanga di preferenze e di iniziative che lo candidano alle Quirinarie, è stato eletto a paladino del web e dopo alcune polemiche insorte per questo sbalorditivo risultato ha deciso di interpretare seriamente il messaggio che i suoi followers vogliono dare alla classe politica. “Quelli che pensavano che questa insurrezione sorridente che stiamo vivendo, con passione ma anche con grande realismo, e della quale conosciamo benissimo i limiti, fosse inutile si sbagliavano” scrive sul suo profilo facebook “il quotidiano “Libero” si è indispettito (o preoccupato), e parla di me e di voi in un articolo definendoci “caciara”, probabilmente avviene perché nel sondaggio del “Fatto” non sono stati votati personaggi a loro graditi”. Ad oggi ha totalizzato ben 17.000 preferenze, una vittoria schiacciante su tutti gli altri candidati, anche se il Fatto Quotidiano non sembra prenderlo sul serio. Così questa notte ha incalzato di nuovo: “A tutti ho cercato di spiegare come il nostro sia soprattutto un segnale che vogliamo lanciare, con passione ed impegno, per significare a chi di dovere che è veramente ora che qualcosa cambi. La mia faccia è e resta a disposizione di chi vuole usarla per esprimere il suo sdegno, la sua indignazione, ma soprattutto la sua speranza”, ha ribadito di nuovo sul suo profilo facebook, con in allegato la sua foto con una corona del Burger King in testa. Che sia veramente il degno successore di Giorgio Napolitano? Non si sa, ma con questi numeri…
