Ricerche finite, è proprio lei. Si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda di Suzana Kocibelli, la donna di 63 anni di origini albanesi di cui si erano perse le tracce sette giorni fa. Tra il 9 e il 10 gennaio la famiglia ne aveva denunciato la scomparsa e si era poi rivolta anche a Chi l’ha visto?.
Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 15 gennaio, un cadavere è stato rinvenuto nelle acque del Tevere all’interno della centrale Enel di Castel Giubileo, a Roma. Secondo quanto riportato da AdnKronos si tratta proprio di Suzana Kocibelli. Gli stessi familiari avrebbero riconosciuto il corpo senza vita della donna.
Leggi anche: Grave incidente in autostrada: l’auto in avaria, poi lo schianto. Morti e feriti

Il corpo recuperato è di Suzana: cosa si è scoperto
A recuperare la salma è stato, coi vigili del fuoco, il personale dell’Enel che ha chiamato subito i carabinieri. Sul posto del ritrovamento sono giunti i carabinieri della compagnia Cassia e del Nucleo Investigativo per avviare le indagini.

A quanto pare il corpo era in acqua da alcuni giorni. Al momento tutte le ipotesi sono sul tavolo degli inquirenti. Tuttavia secondo le prime informazioni giunte la salma non presenterebbe segni di violenza.


Non è da escludere, quindi, che abbia deciso di uccidersi e si sia gettata nel Tevere. Per il medico legale la morte sarebbe avvenuta subito dopo il suo allontanamento. Residente a Prima Porta Suzana era sparita lo scorso 9 gennaio: era uscita senza cellulare e documenti.