Un terribile incidente si è verificato oggi, 6 agosto, nel territorio del comune di Sezza lungo SS 156 Monti Lepini Var. Ancora da capire l’esatta dinamica. A quanto si apprende il sinistro avrebbe coinvolto oltre alla vettura della vittima, un tir e un mezzo dell’Anas presente in zona per i lavori programmati di restyling dell’arteria che hanno preso il via ieri. La vittima si chiamava Luciano Zampetta era alla guida di un suv quando si è scontrato con il mezzo Anas fermo a bordo strada senza nessuno a bordo.
La sua corsa è poi finita contro un tir che sopraggiungeva in senso opposto. Il violento scontro non ha lasciato scampo purtroppo al conducente dell’auto. Sul posto la Polizia Locale di Sezze, gli operatori del 118 e i Vigili del Fuoco del locale distaccamento AIB, gli agenti della Polizia di Stato del comando di Latina e personale dell’ANAS.
Sezze, tragico incidente: morto il 64enne Luciano Zampetta
Sul posto anche l’eliambulanza. I rilievi del tragico sinistro sono affidati alle pattuglie della polizia stradale. Racconta Latina Today come siano giorni drammatici questi per le strade del Lazio. “Solo ieri ha perso la vita un altro uomo a Latina, Gianni Perciballe, che percorreva via del Saraceno alla guida del suo scooter. Domenica sera il 28enne Fabio D’Amato, vittima di un incidente lungo l’Appia, nel territorio di Terracina”.
E ancora: “Poche ore prima era invece deceduto a Gaeta un altro giovane, il 30enne Vincenzo Federico”. Ieri, 5 agosto, in un terribile incidente a due passi dal centro commerciale dei Melograni a Roccaravindola, precisamente al chilometro 27+800 della Strada Statale 85, a Pozzilli, aveva perso la vita Cristiano Huscher, tra le altre cose ex primario di chirurgia del Veneziale di Isernia. Per lui non c’è stato niente da fare: troppo gravi le ferite riportate nell’incidente.
Huscher, 74 anni, dopo esser stato impiegato come medico a Brescia e in Vallecamonica, è stato direttore di Chirurgia generale e oncologica nel nosocomio di via Pacevecchia. In tutte le strutture dove ha esercitato la sua professione medica è stato notevolmente stimato da colleghi e pazienti, lasciando il segno nelle diverse comunità.