Un drammatico incidente ha colpito oggi la funivia del Monte Faito, nel cuore della Campania, lasciando dietro di sé un bilancio provvisorio di quattro vittime e una scia di dolore e interrogativi. Intorno al primo pomeriggio, una delle cabine della funivia si sarebbe sganciata improvvisamente prima di raggiungere la stazione di arrivo, precipitando sulla linea ferroviaria della Circumvesuviana nel tratto compreso tra Pioppaino e Castellammare di Stabia. A bordo si trovavano cinque persone, tra cui l’operatore di bordo. I soccorritori, tra vigili del fuoco e soccorso alpino, sono intervenuti immediatamente, coadiuvati da due elicotteri, ma le operazioni sono ostacolate da condizioni meteorologiche sfavorevoli.
Nel frattempo, una seconda cabina, sospesa a circa 100 metri d’altezza, ha tenuto con il fiato sospeso per ore. A bordo vi erano sedici persone, in gran parte turisti stranieri, fortunatamente tratte in salvo una alla volta con tecniche da alpinismo e attrezzature speciali. La zona di arrivo della funivia a Castellammare di Stabia è stata rapidamente trasformata in un presidio di emergenza, con diverse ambulanze pronte a prestare assistenza ai superstiti. L’incidente ha scosso profondamente la comunità locale e ha posto l’accento sulla sicurezza di un’infrastruttura da sempre considerata simbolo del turismo del territorio.

Carmine Parlato, chi era un delle vittime dell’incidente
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto ai microfoni di Rainews, ha spiegato: “La cabina a monte, molto probabilmente, è scesa a massima velocità e ha urtato uno dei piloni. Nell’incidente sono morte quattro persone, due coppie di turisti”. De Luca ha inoltre ricordato come la funivia fosse stata riattivata nel 2017 dopo anni di chiusura e fosse oggetto di manutenzione regolare, con gli ultimi controlli effettuati appena un mese fa. Ha sottolineato come questo impianto rappresenti un elemento fondamentale per il turismo della zona, rendendo ancora più amara la tragedia.

Umberto De Gregorio, presidente dell’Ente Autonomo Volturno (Eav), che gestisce l’impianto, ha confermato che la funivia era entrata in funzione solo dieci giorni fa, “con tutte le condizioni di sicurezza previste”. Tra le vittime figura anche l’operatore di bordo, Carmine Parlato, iscritto alla Filt Cgil. Il sindacato ha espresso profondo cordoglio, definendo l’accaduto “una tragedia che lascia senza fiato e senza parole”, come hanno affermato Angelo Lustro e Nicola Ricci, rispettivamente segretari della Filt Cgil e della Cgil di Napoli e Campania. Parlato, dipendente Eav, era presente nella cabina precipitata e ha perso la vita insieme ai turisti che accompagnava.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si è detto profondamente addolorato per quanto accaduto e ha richiesto un’indagine dettagliata. In una nota ufficiale del Mit si legge che verrà redatto un report completo per far luce su ogni aspetto dell’incidente e identificare eventuali responsabilità, il tutto nel più breve tempo possibile. Le prossime ore saranno cruciali per comprendere se le condizioni meteorologiche, in particolare il vento forte, abbiano avuto un ruolo decisivo nella dinamica dell’incidente, e se vi siano state valutazioni errate da parte della direzione dell’esercizio che, nonostante il meteo, ha deciso di non sospendere il servizio.