Il dramma dopo un tuffo al lago. Non c’è stato niente da fare per Ugo De Bonis, l’insegnante di 82 anni che nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 21 agosto, aveva deciso di fare un bagno nel lago di Favogna. L’uomo, appassionato di sport, non è più riemerso dopo il tuffo.
Subito alcuni presenti hanno dato l’allarme, preoccupati sulle sorti dell’uomo. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco di Magrè, Favogna, Termeno, Cortaccia ed Egna – paese nel quale risiedeva proprio De Bonis – e anche il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco e del soccorso acquatico, la croce bianca e le forze dell’ordine.
Leggi anche: “Purtroppo è proprio lui”. Dramma sul bagnasciuga, il malore di fronte a tutti: per Vito non c’è stato niente da fare
Il tuffo davanti agli occhi della moglie, poi l’allarme e i soccorsi
Erano circa le 18:00 quando Ugo De Bonis si è tuffato nelle acque del lago di Favogna, sull’altipiano sopra Magrè sulla Strada del Vino, in Alto Adige. Lo ha fatto davanti agli occhi della moglie. Poco dopo, però, visto che non riemergeva, alcuni testimoni hanno dato l’allarme e chiamato i soccorsi.
Le ricerche, eseguite anche con l’ausilio di un elicottero, sono durate per tre ore. Poi è avvenuto il tragico ritrovamento. Per l’ex insegnante e allenatore sportivo originario di San Candido, provincia di Bolzano, non c’è stato nulla da fare.
Ugo De Bonis era noto anche per aver realizzato recentemente una sua antologia poetica che raccoglieva settant’anni di scritti, dal 1950 al 2020. Al momento ancora non si conoscono le cause che hanno portato al tragico annegamento. Le forze dell’ordine stanno indagando per ricostruire l’accaduto.
“Devo dire una cosa importante”. Bayesian, parole choc dal costruttore dello yacht di lusso