Resta ancora l’angoscia nei parenti di Cristian Molnar, uno dei ragazzi coinvolti nella tragedia del Natisone di quasi un mese fa. Le altre due giovani che erano con lui sono state ritrovate morte, mentre di lui non c’è traccia visto che il suo corpo non è mai riemerso dalle acque del fiume. Sono passati esattamente 21 giorni e i soccorritori stanno facendo l’impossibile per dare una risposta alla famiglia.
Cristian Molnar, 25 anni, è sparito nell’acqua dopo la piena del fiume durante un improvviso maltempo. La tragedia del Natisone ha scosso l’Italia intera e non solo il Friuli, ma soprattutto c’è grande tristezza per il fatto che non sia stato individuato. Le ricerche stanno andando avanti, anche se è stata presa una decisione importante a tal proposito.
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Cristian Molnar e la tragedia del Natisone: non si trova dopo 21 giorni di ricerche
Il prefetto di Udine, soffermandosi su Cristian Molnar coinvolto nella tragedia del Natisone, ha fatto sapere che ormai le ricerche porranno l’attenzione solo alle sponde del fiume: “La macchina dei soccorsi sarà rimodulata: da oggi le verifiche saranno affidate principalmente ai cani molecolari, continuando a perlustrare le sponde del fiume Natisone fino alla confluenza con il Torre”. Disposto lo stop alle attività subacquee, di navigazione e perlustrazione aerea.
Il 2 giugno scorso sono state trovate le altre due vittime, Patrizia Cormos e Bianca Doros, protagoniste con Cristian di quell’abbraccio che ha commosso l’Italia prima di essere travolti dalla furia del fiume. Per le ricerche di Molnar c’è sempre un presidio dei vigili del fuoco, aiutato dalla protezione civile. Il nuovo aggiornamento dei protocolli, stando al sito Leggo, avverrà tra qualche giorno se non ci saranno sviluppi positivi.
Gli accertamenti sul cellulare di Patrizia, ritrovato dai soccorritori, farà maggiore chiarezza. Come rivelato dall’avvocato, “per dire cosa possa emergere, bisogna conoscere anche il resto. Si tratta comunque di un dato incrociabile con altri. Il cellulare della ragazza è importante, d’altronde è l’unica cosa che si è trovata sul luogo della tragedia”. Si potrebbe capire cosa è successo nelle ore precedenti al dramma, fino alla tragedia vera e propria.