Fine settimana drammatico sulle spiagge italiane. Ieri a Torvajanica, sul litorale laziale, ha perso la vita un uomo di 65 anni Nicola Arboletto. Sabato, a Tarquinia in provincia di Viterbo, un’altra tragedia. A perde la vita era tato un 63enne. Nicola Arboletto è morto poco dopo le 17.30. Era in vacanza li col figlio. Aveva appena superato la battigia a ridosso dello stabilimento Lido, in lungomare delle Meduse, quando, poco prima di tuffarsi, è crollato bocconi in acqua probabilmente a causa di un malore.
A prestare i primi soccorsi era stato il bagnino dello stabilimento balneare di Torvajanica. Immediatamente si è accorto che qualcosa non andava. Ha recuperato l’uomo e gli ha praticato immediatamente il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei medici del 118. Poco dopo sono arrivati i soccorsi. Hanno tentato il tutto per tutto cercando di rianimare l’uomo per oltre mezz’ora, ma non c’è stato nulla da fare. L’uomo è deceduto.

Disperati i familiari che erano al mare insieme a lui. Sul posto sono intervenuti anche i marinai della guardia costiera e i carabinieri della stazione di Torvajanica per cercare di capire cosa possa essere successo. Come detto non è stato l’unica tragedia di un fine settimana nero e bollente. Per un uomo di 63 anni, originario di Roma, non c’è stato nulla da fare. Si è spento sulla battigia di Tarquinia senza mai riprendere conoscenza dopo che, per circa mezzora, i soccorritori hanno provato in tutti i modi a salvargli la vita.

Dinamica molto simile a quella di Torvajanica. Fatale un malore, a quanto sembra dalle prime informazione circolate una crisi cardiaca sopraggiunta all’improvviso. Sul posto, oltre al pegaso, un’ambulanza del 118 accompagnata da un’automedica, una pattuglia della polizia locale e una del commissariato di Tarquinia. La tragedia si è consumata nel giro di pochi minuti. Erano da poco passate le 17 quando l’uomo si è accasciato in acqua a circa 20 metri dalla riva.

Immediatamente soccorso da una coppia di bagnini dello stabilimento all’inizio del lungomare, dove l’uomo stava trascorrendo una giornata in compagnia dei familiari, è stato trasportato a riva. La situazione è apparsa gravissima dal primo momento. Le manovre sono andate avanti per minuti interminabili sotto l’occhio dei bagnanti in stato di choc, fino a quando, poco dopo le 18 si sono dovuti arrendere.