Lunedì 9 dicembre è stato segnato da due distinti eventi sismici che hanno interessato diverse zone d’Italia. La prima scossa, di magnitudo 4, è stata registrata nella zona di Cuneo alle 11:41, mentre la seconda, di magnitudo 3.6, ha colpito l’area di Roccamonfina, in provincia di Caserta, alle 6:33 del mattino. In entrambi i casi, fortunatamente, non si segnalano danni a persone o cose. Il primo sisma è stato rilevato dai sismografi dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) alle 11:41, con epicentro situato al confine tra Francia e Italia, vicino Embrun, a una profondità di 10 chilometri.
La scossa è stata percepita chiaramente non solo nella provincia di Cuneo, ma anche in numerosi comuni del Piemonte e oltre. Secondo le testimonianze raccolte sui social, il terremoto è stato avvertito fino in Val Susa e a Torino, con particolare intensità in centri come Pinerolo, Settimo Torinese, Luserna San Giovanni, Giaveno, Torre Pellice, Bussoleno, Avigliana, Beinasco, Pontechianale e Bersezio.

Cuneo, terremoto di magnitudo 4 avvertito dalla popolazione
Nonostante la forte percezione del movimento tellurico, le autorità non hanno riportato danni o feriti. Sempre nella giornata del 9 dicembre, alle 6:33 del mattino, una scossa di magnitudo 3.6 ha interessato il territorio di Roccamonfina, in provincia di Caserta, vicino alla costa campana. La scossa è stata registrata a una profondità superficiale e segue lo sciame sismico che ha colpito i Campi Flegrei lo scorso venerdì 6 dicembre.

Anche questo evento sismico è stato percepito in diverse località del Casertano, come Conca della Campania, e in città più distanti come Napoli, secondo quanto riferito dagli utenti sui social. Nonostante la paura suscitata dalla scossa, non sono stati segnalati danni o criticità.

🔴🔴 [DATI #RIVISTI] #terremoto ML 4 ore 11:41 IT del 09-12-2024 a Confine Italia-Francia (FRANCIA) Prof= 9.8 Km #INGV_41004391 https://t.co/p7FGFsZ3EL https://t.co/VD8tF2hXTw
— INGVterremoti (@INGVterremoti) December 9, 2024
Gli eventi sismici odierni si aggiungono a un quadro che negli ultimi giorni ha visto un’intensificazione dell’attività tellurica, soprattutto nel Sud Italia. Lo sciame sismico nei Campi Flegrei aveva già attirato l’attenzione degli esperti, ma anche il Nord non è immune, come dimostra il terremoto nella zona di Cuneo.