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Gaia e Gaia, svolta nelle indagini delle due 17enni scomparse. Ecco dove e come le hanno trovate

Gaia e Gaia erano scomparse in vacanza. Dal campeggio ‘Mirage’ sulla costa della provincia di Fermo, a Marina di Altidona, avevano fatto perdere nel nulla le loro tracce. A renderlo noto era stata la Prefettura di Fermo che, su richiesta dei genitori delle ragazze, che ne avevano denunciato la scomparsa al commissariato di pubblica sicurezza, aveva diramato l’allerta, chiedendo a chiunque dovesse vederle o avesse informazioni utili, di contattare il 112 o il 113. La Prefettura di Fermo ha attivato il protocollo nazionale per cercare le ragazze mentre i genitori hanno aperto un profilo Facebook per raccogliere notizie e segnalazioni. Le indagini, andata avanti a ritmo serrato, avevano portato gli inquirenti a prendere come destinazioni più probabili due citta: Rimini, dove si è svolto un evento musicale con Fedez, o Pescara, dove era previsto un rave party nel fine settimana. Proprio sulla città abruzzesi si sono concentrate le indagini, anche sulla scorta della segnalazione di un giovane dell’Aquila a Chi l’ha visto? (Continua dopo la foto)


Ha detto di avere incontrato le due ragazze Gaia fiorentini e Gaia Maria Perasso in spiaggia a Pescara la mattina di sabato. Per gli agenti del commissariato fermano, che hanno raccolto un fiume di deposizioni, sono stati tre giorni di lavoro intensissimo a fianco della Prefettura, «un lavorone», la prova generale della nuova Questura che verrà inaugurata a Fermo il 16 luglio, diretta dal neo questore Luciano Soricelli, che ha guidato le ricerche. (Continua dopo la foto)
Per le famiglie Perasso e Fiorentini tre giorni di angoscia e di appelli lanciati tramite i media. «Con tutto quello che si sente in giro al giorno d’oggi, se ci contattassero, se ci facessero sapere che stanno bene per noi sarebbe un grosso sollievo – hanno detto ieri Paola Muroni e Davide Fiorentini -. Tornate a casa il più presto possibile, non c’è nulla da temere». Ora i genitori le possono riabbracciare, la polizia le ha portate fino al camping, diventato la base per le famiglie. (Continua dopo la foto)

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«Stanno bene e questa è la cosa importate» dice l’avvocato Cristina Perozzi, della Croce Rossa Marche, che assiste i Perasso. Per i chiarimenti ci sarà tempo. Una storia finita quindi solo con un grande spavento. Difficilmente, c’è da giurarci, alle due Gaia verrà concessa la libertà dei mesi scorsi. Almeno per le prossime settimane, durante la quali dovranno pensare alla gravità del loro gesto.

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