Bottiglie di plastica, si cambia ancora. Negli ultimi tempi ha fatto molto discutere la direttiva Ue per combattere l’inquinamento da plastica che riguarda i tappi delle bottiglie realizzate appunto con questo materiale. Dal 3 luglio 2024 è scattato in tutta l’Unione Europea l’obbligo di dotare le bottiglie di plastica di un tappo agganciato (tethered cap).
Anche dopo essere stato svitato e sollevato, il tappo resta così agganciato alla bottiglia in modo che non si disperda nell’ambiente. Una scelta che è stata parecchio criticata dai consumatori, soprattutto considerando il fatto che se il tappo non si solleva bene, facendolo bloccare con un ‘click’, impedisce all’acqua di scorrere in modo fluido. Ora, però, le cose sono destinate a cambiare ancora.
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La nuova direttiva Ue sulle bottiglie di plastica: cosa cambia da gennaio 2025
Una nuova norma comunitaria mira a ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente. Stavolta, però, la nuova regola riguarda la composizione delle bottiglie di plastica. Da gennaio 2025 le bottiglie di plastica devono contenere almeno il 25 per cento di plastica riciclata. Lo prevede la Direttiva Ue 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio, adottata il 5 giugno 2019.
L’obbligo coinvolge tutte le aziende produttrici, senza alcuna eccezione, e riguarda tutte le bottiglie fino a tre litri di capacità. Entro il 2029 l’Unione Europea punta a raccogliere il novanta per cento delle bottiglie di plastica monouso per il riciclo. Come obiettivo intermedio è stato fissato il 77 per cento di raccolta per il riciclo entro il 2025.
Secondo alcune stime ogni anno negli oceani, nei fiumi e nei laghi si riversano 23 milioni di tonnellate di plastica pari al peso di 100mila statue della Libertà. Senza un intervento radicale le stime prevedono che questa quantità triplicherà entro il 2060.
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