Omicidio Sharon Verzeni, trovato e arrestato l’uomo che dormiva in un garage vicino al luogo del delitto. C’è una svolta nelle indagini sul caso della barista di 33 anni uccisa a coltellate sulla schiena e sul torace a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Nei giorni scorsi sono stati individuati alcuni testimoni tra cui la donna che per prima avrebbe visto Sharon a terra dopo l’accoltellamento.
L’automobilista nella notte dell’omicidio si è spaventata e ha proseguito per poi tornare indietro in un secondo momento: a quel punto sul posto c’era anche un’altra coppia di automobilisti che stava soccorrendo la 33enne. Le indagini dei carabinieri di Bergamo e del ROS proseguono a tutto campo senza piste decisive, ma intanto è stato trovato l’uomo che dormiva saltuariamente in un garage lì vicino e dove è stato ritrovato un coltello.
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Arrestato per possesso di droga l’uomo che dormiva nel garage
L’uomo individuato è un pusher di 33 anni di origine marocchina. È stato arrestato, ma non in relazione all’omicidio di Sharon Verzeni. L’uomo, che dormiva saltuariamente nel garage vicino al luogo del delitto, è stato infatti trovato in possesso di 30 grammi di cocaina. Per la notte tra il 29 e il 30 luglio ha fornito agli inquirenti un alibi ritenuto credibile. Nel garage è stato trovato anche un coltello, ma non si tratta dell’arma del delitto.

A quindici giorni dall’omicidio non solo non è stato individuato l’assassino, ma da quello che emerge sembra che gli inquirenti non abbiano ancora inquadrato neppure l’ambito dell’omicidio. Non è chiaro, cioè, se Sharon conoscesse il suo assassino o se a compiere il delitto sia stato uno squilibrato. La profondità e la violenza delle quattro coltellate, di cui tre mortali, farebbero pensare ad un accanimento mirato verso la trentatreenne e dunque a un conoscente. Ma la vita ordinaria della donna e l’assenza di ombre farebbe ipotizzare invece il gesto di uno sconosciuto.


Le immagini delle telecamere della zona, anche quelle dei giorni precedenti all’omicidio, non hanno fornito elementi utili. I carabinieri hanno deciso di ascoltare tutti gli abitanti di via Castagnate, 42 unità abitative in totale, per verificare l’ipotesi che l’assassino possa essere scappato verso la piazza. La speranza è che l’assassino abbia lasciato delle tracce genetiche sulla vittima per questo i Ris di Parma stanno effettuando dei controlli sui vestiti della vittima.
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