La mamma lo ha detto sfogandosi su Facebook: “Lo avete fatto morire. Lui non si sarebbe mai suicidato”. E ora la verità sulla morte di Domenico Maurantonio, 19 anni, precipitato da una finestra d’albergo al quinto piano mentre era in gita scolastica a Milano, comincia a trapelare. Gli investigatori della questura di Milano, ieri in trasferta a Padova, hanno identificato il ragazzo che sabato notte ha versato il lassativo nel bicchiere di Domenico.
Doveva essere uno scherzo da gita scolastica, è andato ben oltre. Ora tre sono le ipotesi di reato: lesioni colpose (per il guttalax somministrato a Domenico), morte come conseguenza di altro reato, omissione di soccorso. Significa che qualcuno l’ha visto cadere nel vuoto e ha taciuto, forse in preda alla paura per quello che era successo. Insomma, questo è solo l’inizio di un’inchiesta in cui i misteri sono ancora tanti, coperti dall’omertà di un’intera classe. Un silenzio che la mamma di Domenico ha subito denunciato.
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