Sono passati quasi 17 anni dalla strage di Erba, datata 11 dicembre 2006. Secondo i processi, il delitto fu compiuto dai coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, che uccisero a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk. E ancora la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, colpito con un fendente alla gola e creduto morto dagli assalitori, riuscì a salvarsi grazie ad una malformazione congenita alla carotide che gli impedì di morire dissanguato.
La strage di Erba avvenne nell’abitazione di Raffaella Castagna, in una corte ristrutturata nel centro della cittadina. L’appartamento fu dato alle fiamme subito dopo l’esecuzione del delitto. Ora però, per i coniugi, diventa più concreta la speranza di revisione del processo.
Strage di Erba, ipotesi di revisione del processo a Rosa e Olindo
Il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser ha depositato al procuratore generale Francesca Nanni e all’avvocato generale Lucilla Tontodonati una relazione, redatta sulla scorta di nuovi elementi presentati dalla difesa, per l’eventuale riapertura del caso sulla strage di Erba. La richiesta di revisione del processo a Olindo e Rosa, più volte annunciata, si basa su intercettazioni ambientali e testimonianze mai prese finora in considerazione.
“Non si può parlare di revisione, ma è inutile negare che qualcosa si muove” spiega una fonte all’Adnkronos parlando della strage di Erba. “I coniugi Romano – al centro di una recente inchiesta del programma televisivo Le Iene – stanno scontando la condanna all’ergastolo a Opera. Dalla sentenza definita del 20 aprile 2010 non hanno più messo piede fuori dal carcere”, si legge ancora.
Ormai sono passati 17 anni dalla strage di Erba, ma Olindo Romano e Rosa Bazzi continuano a professarsi innocenti nonostante abbiano avuto la reclusione a vita in carcere. I due sono stati condannati per gli omicidi di Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. E ancora il tentato omicidio di Mario Frigerio, testimone chiave del processo. La coppia, sostenuta dall’avvocato Fabio Schembri, sta lavorando a una richiesta di revisione del processo alla luce di “nuove prove e un testimone chiave”.