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Strage di Erba, colpo di scena: tutto da rifare. Cosa succede a Olindo e Rosa

Alla fine il caso è stato riaperto davvero. Parliamo del tanto discusso delitto di Erba o per meglio dire: la strage. Ci troviamo di fronte a un vizio formale: la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta dei legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi – condannati all’ergastolo per la mattanza persone nel condominio di via Diaz – di trasmettere alla Corte di Assise di Como la richiesta della difesa per nuovi accertamenti. Solo lo scorso aprile, tuttavia, i giudici di Como, avevano detto no alle istanze di riesame di alcuni elementi. In particolare all’accesso ai server delle intercettazioni, all’acquisizione di un cellulare di marca ‘Motorola’ e all’esame di alcuni reperti biologici prelevati sulla scena del massacro.

In quell’occasione i giudici definirono queste nuove indagini ‘immotivate e inutili’. Ma la decisione fu emessa de plano, ovvero in forma extragiudiziale e senza contraddittorio tra le parti e per questo, oggi, viene rivalutata. Cosa succederà ora? Adesso la Corte di merito dovrà rivalutare le istanze convocando le difese e dopo si deciderà se sia il caso di procedere ai nuovi accertamenti. Continua a leggere dopo la foto


Un fatto del tutto tecnico ma che da qualche speranza, seppur effimera, ai due coniugi detenuti. La difesa di Olindo e Rosa ha sempre puntato a demolire la testimonianza di Mario Frigerio, il supertestimone che riconobbe Olindo, secondo i legali della coppia escusso impropriamente, la macchia di sangue nell’auto di Olindo, che per la difesa poteva essere frutto di una contaminazione durante il sopralluogo degli investigatori e l’esame di alcuni reperti mai analizzati, tra cui il cellulare Motorola. Continua a leggere dopo la foto

A insistere perché il caso venisse riaperto, oltre ai due ergastolani è stato anche Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef. Tra l’altro poco tempo fa Marzouk è tornato in Italia per effetto della sospensione del decreto giudiziario di espulsione. Per chi non ricordasse: la strage risale alla sera del 11 dicembre 2006, quando vigili del fuoco intervenuti per un incendio a Erba (Como) scoprono nell’appartamento in fiamme quattro cadaveri, tra cui quello di un bambino di due anni. Continua a leggere dopo la foto

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Si tratta di Paola Galli (60 anni), madre di Raffaella Castagna, Raffaella Castagna (30 anni), Youssef Marzouk (2 anni) e Valeria Cherubini (55 anni). Scampato alla furia degli assassini per miracolo, solo Mario Frigerio, colui che poi indicherà i colpevoli in Olindo Romano e Rosa Bazzi, residenti al piano terra del palazzo.

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