È Ufficiale, l’Ufficio di presidenza della Camera da l’ok alla delibera che blocca la corresponsione dei vitalizi agli ex deputati condannati per reati considerati gravi. Si tratta prevalentemente di reati di mafia, contro la pubblica amministrazione e delle condanne in via definitiva a più di due anni per reati comuni che prevedano un massimo edittale non superiore ai sei anni, sulla scia di quanto enunciato dalla legge Severino. Fi comprensibilmente non ha votato, ma chi invece fa discutere è il M5s che abbandona la seduta, non partecipando al voto. Nessun voto contrario, a favore hanno votato Pd, Sel, Sc, Fdi e Lega. “Un segnale forte, significativo e concreto delle istituzioni ai cittadini. Un bel segnale”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso commenta su twitter il “si” del Consiglio di presidenza alla delibera che taglia il vitalizio ai parlamentari condannati. Molta curiosità ha destato la non partecipazione dei pentastellati: “Non partecipiamo al voto. Questa porcata se la votano da soli”, dice Luigi di Maio (M5s) lasciando la riunione prima del voto. Un atteggiamento che stupisce il Pd e non solo: “Il M5s mirava a far saltare l’approvazione della delibera oggi per passare alla sede legislativa, con tempi molto più lunghi. Ci sembra contradditorio viste le pressioni che avevano fatto”. Ecco chi rischia di perdere il vitalizio.
Ti potrebbe anche interessare: Vitalizi degli ex parlamentari, ecco tutti i nomi e le cifre
Silvio Berlusconi
Giuseppe Ciarrapico
Paolo Cirino Pomicino
Marcello Dell’Utri
Cesare Previti