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Coronavirus, il governo dichiara lo Stato di emergenza. Cosa succederà adesso

Alla fine il governo italiano ha davvero dichiarato lo Stato di emergenza nazionale. Dopo i primi due casi accertati di coronavirus in Italia, il Consiglio dei ministri, convocato alle 10 di questa mattina, ha dichiarato lo stato di emergenza per sei mesi. I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal ministero della Salute. “Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell’Oms abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell’infezione Sars.

Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. A quanto si apprende il governo ha stanziato cinque milioni di euro. Il presidente del Consiglio Conte, intervenuto ieri sera, ha comunicato il contagio di due turisti cinesi, che alloggiavano in un albergo della Capitale, vicino alla fermata della metropolitana Cavour. L’ultima volta è stato dichiarato era il 3 dicembre, fu diramato in seguito all’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna per tutto il mese di novembre. Continua a leggere dopo la foto


In quel caso il Consiglio dei ministri ha assegnato alla Regione un primo finanziamento di 24 milioni e 438 mila euro per gestire gli interventi più urgenti, necessari in seguito al maltempo. Ritornando al caso del Coronavirus, i due turisti erano arrivati all’aeroporto di Malpensa il 23 gennaio e avevano fatto alcune tappe intermedie prima di arrivare a Roma, quattro giorni fa. Continua a leggere dopo la foto

Di due casi sospetti si parla anche Veneto: si tratta di un minore del trevigiano rientrato da un viaggio in Cina e di una donna 50enne con febbre, inizialmente in osservazione in ospedale e poi rimandata a casa. Il sindaco di Treviso Mario Conte ha voluto tranquillizzare i cittadini: “I soggetti rientrati dalla Cina nei giorni scorsi con qualche linea di febbre sono stati sottoposti a misure assolutamente precauzionali”. Continua a leggere dopo la foto

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Nel frattempo gli ultimi voli previsti in arrivo dalla Cina e in ‘schedule’, prima della chiusura del traffico da e per il Paese, sono atterrati all’aeroporto internazionale di Malpensa. Si tratta di due voli di Air China in arrivo da Pechino e Shangai e uno della Cathay Pacific. Lo stato di emergenza è stato dunque dichiarato “in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”.

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