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“C’è un terzo morto”. Sparatoria in piazza, si aggrava il bilancio: chi erano le vittime

  • Italia

È salito a tre il numero dei giovani morti nella tragica sparatoria che si è consumata nella notte a Monreale, in provincia di Palermo. Andrea Miceli, ventiseienne rimasto gravemente ferito, non ce l’ha fatta ed è spirato poche ore dopo il ricovero all’ospedale Civico di Palermo. Con lui perdono la vita anche Massimo Pirozzo, 25 anni, e Salvatore Turdo, 24 anni, entrambi originari di Monreale. La notizia della terza vittima ha gettato nel dolore l’intera comunità locale, ancora sconvolta per l’accaduto.

>>Spari nella piazza piena di gente, morti due ragazzi di 24 e 26 anni: tre feriti in condizioni disperate, c’è anche un 16enne. Carabinieri sul posto

Secondo quanto appreso da fonti investigative, la Procura di Palermo, sotto la direzione di Maurizio de Lucia, ha avviato un’inchiesta per far luce su quanto accaduto. Nel frattempo, i due feriti – uno dei quali è un sedicenne che non sarebbe in pericolo di vita – saranno trasferiti dall’ospedale Ingrassia al Policlinico di Palermo per ulteriori cure. L’intervento rapido dei soccorsi ha permesso di stabilizzare le loro condizioni, ma la tensione e la paura tra i giovani presenti quella notte restano palpabili.


Monreale, la procura di Palermo ha aperto un’indagine

Dalle prime ricostruzioni, tutto sarebbe iniziato a poca distanza dal celebre Duomo di Monreale per motivi apparentemente futili. Un diverbio tra due gruppi di ragazzi, uno proveniente da Palermo e l’altro di Monreale, si sarebbe rapidamente trasformato in una rissa violenta. In quel clima di crescente tensione, uno dei presenti ha estratto una pistola, aprendo il fuoco e colpendo a morte tre giovani. Pare che Andrea Miceli e gli altri feriti non abbiano nemmeno partecipato alla colluttazione iniziale, trovandosi lì solo per godersi la serata.

Nel corso della notte, decine di testimoni sono stati ascoltati dagli inquirenti per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. La versione emersa, confermata da più fonti, indica che i primi scontri siano scoppiati tra i due gruppi di ragazzi, mentre la responsabilità della sparatoria sembrerebbe ricadere su due giovani arrivati appositamente da Palermo, già armati. Nonostante le indagini serrate, i responsabili della strage non sono stati ancora rintracciati, anche se il cerchio si starebbe stringendo attorno a questi due sospettati.

Il dramma di Monreale scuote profondamente non solo il piccolo centro siciliano, ma anche l’intera area metropolitana di Palermo. Le tre giovani vite spezzate in una notte di follia, la leggerezza con cui si è fatto ricorso alle armi e il dolore delle famiglie segnano una ferita difficile da rimarginare. Le indagini proseguono senza sosta per portare giustizia alle vittime e fare chiarezza su una tragedia che, forse, con un briciolo di prudenza in più, si sarebbe potuta evitare.


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