Sorso, malore improvviso in spiaggia muore 59enne. La tragedia si è consumata davanti a decine di bagnanti. Secondo quanto riporta l’Ansa l’uomo avrebbe iniziato improvvisamente ad urlare chiedendo aiuto, poi è crollato in preda alle convulsioni. I bagnanti hanno provato ad aiutarlo e hanno cercato inutilmente un defibrillatore nella spiaggia e nella passeggiata che la sovrasta. All’arrivo dell’ambulanza i soccorritori non hanno potuto fare più nulla per lui.
Al medico non è rimasto altro da fare se non costatarne la morte per arresto cardiaco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Porto Torres. Nei giorni scorsi un’altra tragedia aveva scosso la Sardegna. Lo scorso dine settimana a Cagliari nell’affollato arenile del Poetto, la spiaggia cittadina che raccoglie ogni giorno centinaia tra cagliaritani e turisti.
Sorso, malore in spiaggia muore tra le braccia dei medici
Trentotto anni, di Uttana, la vittima si chiamava Albero Matta. Si trovava in acqua davanti allo stabilimento L’Ottagono, quasi al confine tra la parte cagliaritana della spiaggia e quella di Quartu. Alberto Matta, a quanto si apprende, sarebbe stato colpito da un malore improvviso che non gli avrebbe lasciato scampo. A lanciare l’allarme alcuni bagnanti che avevano visto il corpo di Alberto riverso nell’acqua. (Leggi anche Cani in spiaggia, illegittimo vietare l’accesso)
Immediatamente sono scattati i soccorsi: un bagnino dello stabilimento si è gettato in mare nel tentativo disperato di salvargli la vita. Dalla riva, intanto, erano stati allertati i soccorsi del 118 che dopo i primi soccorsi portati dal personale dello stabilimento hanno preso in carico il paziente. Purtroppo i tentativi di rianimarlo non hanno dato esito positivo e per l’uomo non c’è stato niente da fare.
A tracciare un ricordo di Alberto è il quotidiano cagliaritano Castedduonline.it che raccoglie le dichiarazioni del sindaco di Uttana. Benvoluto da tutti, da tempo non stava più lavorando: “Aiutava i genitori, ormai pensionati e anziani. Viveva con loro e li seguiva, dandogli una mano ogni giorno”, racconta, con le lacrime agli occhi, il sindaco Emidio Contini. Primo di tre fratelli, il trentanovenne era il classico bravo ragazzo, “e molto buono”.
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