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“Sono precipitati dentro il cratere”. Tragedia a Pozzuoli: un’intera famiglia è morta nella solfatara mentre era in gita. Immediati i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare. La dinamica e le cause di questo dramma

  • Italia

 

Una tragedia incredibile si è verificata a Pozzuoli, in Campania. I componenti di una famiglia di Torino  sono morti all’interno di un cratere nel Vulcano Solfatara, meta di moltissimi turisti e attrazione particolare proprio per la sua unicità. Le vittime sono padre, madre e figlio di 45, 42 e 11 anni. Si è salvato solo uno dei figli, il più piccolo, 7 anni. La dinamica esatta è ancora tutta da appurare e le indagini sono in corso. Di certo c’è che la famiglia era in visita turistica alla Solfatara e ai Campi Flegrei e colta alla sprovvista dagli smottamenti del suolo, causati dai nubifragi che hanno interessato l’area e tutta la Campania nelle ore scorse, è finita nel cratere. Proprio a Pozzuoli, infatti, nella notte tra il 10 e l’11 settembre sono caduti chicchi di grandine grossi come pietre che hanno alterato la morfologia del terreno in una zona già molto particolare e imprevedibile da un punto di vista geologico. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente avvenuto alla Solfatara di Pozzuoli (Napoli), il figlio di 11 anni della coppia torinese avrebbe oltrepassato il limite consentito del cratere finendo in una zona di ‘sabbie mobili’, terreno friabile da dove provengono forti esalazioni di gas e perdendo i sensi. (Continua a leggere dopo la foto)


Il padre, a quel punto ha provato a salvarlo cercando di tirarlo su e è stato risucchiato e, a sua volta, la madre ha cercato di aiutare il marito: entrambi sono stati sopraffatti dalle esalazioni. Sul luogo della tragedia sono arrivati i vigili del fuoco, la polizia e il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. Sulla Solfatara, teatro della tragedia, c’era anche Diego Vitagliano, rinomato pizzaiolo del lungomare di Pozzuoli, che era presente per un sopralluogo in merito ad un evento a cui avrebbe dovuto prendere il prossimo 19 settembre sul vulcano. “Ho visto un bambino scappare piangendo, non pensavo di trovarmi di fronte alla più brutta tragedia della mia vita. Ho fatto qualche metro in avanti d’istinto e ho visto una persona, forse la guida turistica disperata”. Ha dichiarato a un giornale locale. (Continua a leggere dopo le foto)

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“I soccorsi sono stati immediati, in pochi minuti hanno messo in sicurezza l’area e ci hanno allontanato. Sono davvero sotto choc, una fine terribile per quella che doveva essere una gita tranquilla”. La Solfatara di Pozzuoli è uno dei quaranta vulcani dell’apparato in cui è presente un campo fumarolico, caratterizzato dall’odore acre di uova marce (zolfo). Si tratta di un’area che da sempre è considerata a forte attrazione turistica nonostante sia necessaria molta cautela per visitarla, visti appunto i gas e le aree a rischio idrogeologico.

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