“Questa la chiave del delitto”. Omicidio di Sharon Verzeni: la criminologa Roberta Bruzzone, massima esperta dei delitti della cronaca italiana, è tornata a parlare del caso e fornisce un’importante indicazione in merito al killer e al rapporto che quest’ultimo aveva con la barista di 33 anni, uccisa la notte tra il 29 e il 30 luglio con quattro coltellate tra petto e schiena. Una traccia che ha spiazzato tutti.
Mentre a Terno d’Isola continuano le indagini da parte dei carabinieri del comando provinciale di Bergamo, il caso viene molto discusso in televisione. L’omicidio di Sharon ha colpito profondamente l’opinione pubblica. Se ne è occupato anche il programma televisivo Zona Bianca, nell’ultima puntata, in cui è intervenuta proprio Bruzzone. La criminologa ne aveva parlato anche nei giorni scorsi. Sentite cosa ha detto di nuovo.
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“Cercate lì”. Sharon Verzeni, sul caso interviene Roberta Bruzzone e spiazza tutti
“L’abitudine a percorrere un tragitto in orario serale o notturno ritengo sia la chiave per risolvere questa vicenda”, ha esordito la criminologa Roberta Bruzzone a Zona Bianca parlando dell’omicidio di Sharon. La 33enne è stata uccisa mentre camminava, a pochi metri dalla sua casa, di rientro da un giro a piedi.
Secondo Bruzzone quello di Sharon è un omicidio maturato fuori dalla sfera delle relazioni intime. Il responsabile, secondo la psicologa forense, deve essere “un soggetto non conosciuto in maniera approfondita ma che, probabilmente, con Sharon aveva un’interazione. Astrattamente, potrebbe trattarsi di un cliente del bar, di una persona che può averla puntata, che si sia sentita respinta e abbia programmato questa aggressione approfittando della sua abitudine a fare lunghe passeggiate notturne”, ha spiegato.
A sostenere che si possa trattare di un cliente del bar sono anche Mario Ruocco, il papà di Sergio, fidanzato di Sharon, e uno dei fratelli di Sergio, Stefano Ruocco. Bruzzone consiglia di valutare anche un altro ambito: “Andrei a cercare tra le persone che potrebbero aver avuto un contatto con lei. Tutta l’attività dei corsi di auto-promozione che gravitano intorno a Scientology”, il culto religioso a cui si era avvicinata di recente Sharon. “Credo che sia quella la strada da percorrere in questa fase”.
Intanto, è di queste ore la notizia che gli inquirenti tengono aperta anche un’altra pista: quella del balordo, un tossico o un disperato tra quelli che ruotano intorno alla piazza del paese, che a quanto sembra è un vero e proprio crocevia dello spaccio lungo la direttrice Milano-Bergamo. La procura al momento non esclude nessuna ipotesi.
