Alberto Scagni è stato sequestrato e picchiato in carcere, dove sta scontando la pena di 24 anni e sei mesi per l’omicidio della sorella Alice, avvenuto il primo maggio del 2022. A massacrarlo di botte, nel carcere di Sanremo, sono stati due detenuti maghrebini, I due lo hanno aggredito nella sezione “detenuti protetti” e lo hanno massacrato mandandolo all’ospedale.
Gli agenti dalla polizia penitenziaria sono intervenuti per fermare il massacro e salvare Alberto Scagni. Immediata la chiamata al 118 e il trasferimento al Pronto soccorso di un ospedale, dove si trova in condizioni critiche. L’uomo ha riportato ferite anche da taglio e contusioni in tutto il corpo.
Uccise la sorella a Genova, Alberto Scagni sequestrato e picchiato in carcere
A denunciare il fatto è stato il sindacato di polizia penitenziaria Sappe. “La situazione interna al carcere, con oltre 290 detenuti presenti, è diventata invivibile. Ieri sera, due detenuti marocchini hanno tenuto in ostaggio un altro detenuto, italiano e condannato per avere ucciso la sorella a Genova, torturandolo per ore, fin quasi a ucciderlo. L’uomo era un compagno di cella al Padiglione Z, dove sono contenuti i detenuti protetti. Sempre nella stessa cella, un altro ristretto, italiano, è stato tenuto sotto minaccia e chiuso in bagno”.
Come detto, Alberto Scagni si trovava recluso nell’area protetti della casa circondariale di Valla Armea per aver ucciso, il primo maggio dell’anno scorso la sorella Alice e ora si trova all’ospedale Borea di Sanremo in condizioni gravi. Non è la prima volta che qualcuno aggredisce il killer, era già stato aggredito alcuni giorni fa nel carcere di Genova, da dove lo avevano trasferito per ragioni di sicurezza.
Il primo maggio dello scorso anno Alberto Scagni ha ucciso sorella Alice dopo avere aspettato per ore sotto casa della donna. Disoccupato e in pessimi rapporti tesi con gli altri parenti perché chiedeva continuamente denaro, aveva dilapidato un fondo pensione, dal valore di circa 15mila euro e aveva iniziato a perseguitare anche la nonna.