La sorpresa di Renzi sulla scuola? Eccola: centomila precari assunti subito. Vuol dire in cattedra il prossimo anno, primo settembre 2015. Tra i vari punti che tendono a riformare la scuola italiana c’è un cambio di docenti, o meglio, c’è il desiderio di porre rimedio al problema del precariato degli insegnanti. Centomila nuovi insegnanti a tempo indeterminato, alle elementari, medie, e superiori. Grazie all’impiego di un miliardo e mezzo di euro fin qui trovati per la scuola il ministero dell’Istruzione riuscirà ad assumere centomila tra i precari delle Gae (le Graduatorie a esaurimento che oggi ospitano 155 mila aspiranti insegnanti) e i vincitori dell’ultimo concorsone rimasti ancora fuori dall’insegnamento (altri novemila) e li porterà in cattedra, a ruolo, definitivamente. Il mostro da abbettere, dunque è quello delle supplenze che, come spiega lo stesso ministro Stefania Giannini «non fanno bene a nessuno e questo è un nodo da risolvere, risultato di decenni di scelte miopi, servono docenti che si sentano parte di un grande progetto nazionale, occorre curare definitivamente la piaga del precariato».
