Scomparsa Kataleya, dalle 8 di stamani maxi operazione all’interno dell’ex hotel Astor, il palazzo occupato dove la piccola di 5 anni è stata vista l’ultima volta. Così mentre gli inquirenti hanno ascoltato nuove persone informate sui fatti e si va delineando una nuova pista. “I sopralluoghi compiuti dalla polizia giudiziaria, in occasione del tentato omicidio del 28 maggio 2023 e, successivamente, dell’ipotizzato sequestro di persona a scopo di estorsione di Mia Kataleya Chiclio Alvarez del 10 giugno 2023”.
“Hanno confermato – si legge in una nota della procura di Firenze – la presenza nell’immobile di numerosi nuclei familiari. Si è ipotizzato il delitto di invasione di edifici. Sussiste il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa, impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio occupato”.
Scomparsa Kataleya, maxi operazione all’interno dell’ex hotel Astor: c’è una nuova pista?
“Agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati e comporti il rischio di ripetizione di reati contro la persona connessi alle condizioni di accesso alla gestione dell’immobile”. Intanto scrive Repubblica come stamani alle 8 è scattata una maxi operazione carabinieri nel palazzo appena sgomberato, un blitz che potrebbe far pensare a una nuova pista. Si legge: “Stamani sono partite le operazioni per il nuovo maxi controllo, nel palazzo ormai vuoto”.
“Partecipano anche tecnici del Gruppo d’intervento speciale (Gis) dei carabinieri: obiettivo, rivoltare come un guanto stanze e corridoi, fino agli angoli più reconditi, per cercare anche la più piccola traccia del passaggio della bambina. Per la prima volta il palazzo dei misteri è completamente nelle mani degli investigatori, che potranno dunque esaminare in modo massiccio e forse definitivo l’intero edificio”. Sembra, quindi, che gli investigatori siano ormai certi che il delitto sia maturato all’interno dell’hotel e tra i suoi inquilini,
Sempre nell’ambito delle indagini, la Procura ha nominato oggi Ugo Ricci, genetista dell’Istituto di medicina legale dell’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, per estrarre il Dna dallo spazzolino e dal pettine di Kata. I familiari della bambina scomparsa sono stati trasferiti per ragioni di sicurezza in una struttura di accoglienza. Parlando con i giornalisti davanti all’ex hotel Astor il sindaco di Firenze Diego Nardella ha spiegato: “La mia amministrazione ha fatto 62 sgomberi, uno ogni 50 giorni. La nostra posizione è chiara: non c’è solidarietà, non c’è accoglienza senza legalità”.È