Non si fermano le ricerche della piccola Kata, la bimba di 5 anni scomparsa a Firenze sabato 10 giugno e sparita nel nulla, nelle ore scorse è arrivata la notizia che la famiglia ha nominato un nuovo super consulente: l’ex generale dei RIS di Parma Luciano Garofalo. Garofalo che ieri ad Andkronos ha spiegato come: “Prima di poter fare qualsiasi ipotesi ho bisogno di prendere visione dei luoghi e, se mi verrà consentito, di visionare gli atti per avere un quadro d’insieme. Il mio compito è assistere i legali della famiglia di Kata per coadiuvare le ricerche”.
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“E sono pronto a mettere la mia esperienza a disposizione degli investigatori per poter dare un contributo concreto alle indagini”. Poi ha aggiunto: “Chi indaga lo sta facendo molto bene e ho molto apprezzato che l’Arma dei carabinieri, per la quale nutro grandissima stima e di cui mi sento ancora parte, abbia messo in campo i suoi gruppi specializzati. Ora il mio dovere è studiare quello che è stato fatto e capire cosa si può ancora fare”.
Scomparsa Kata, nuova perquisizione all’ex hotel Astor: in azione i reparti speciali
E conclude: “E in questa direzione va anche la mia richiesta di incontro in procura che avanzerò attraverso i legali della famiglia”. Intanto dopo la maxi perquisizione di ieri all’hotel Astor gli investigatori hanno ripreso le ricerche non deviando dal solco tracciato. Questa mattina sono operativi i reparti speciali dei carabinieri, tra cui Ros, Gis e Sis, per cercare indizi utili a trovare la piccola, per la quale cresce l’ansia.
“Il trascorrere del tempo statisticamente è un elemento non va a favore dell’esito sperato – ha detto ancora il generale Garofalo ad Adnkronos -, ma il compito dell’investigatore è di non trascurare nulla, di fare tutto quello che è nelle possibilità e per questo sono qui a mettermi a disposizione”. Le indagini, ancora una volta, si sono concentrate all’interno delle mura dell’hotel, stavolta con l’aiuto di sonde e droni.
Sembra infatti che gli investigatori stiano cercando la chiave del caso all’Astor. Un primo riscontro era arrivato già ieri. Dopo sette ore di ispezione ieri erano state trovati un vano segreto, un’intercapedine con accesso al giardino e un cellulare abbandonato in un cassonetto. Secondo chi indaga “prove importanti e che andranno trattate con il massimo riguardo”.