Padre Gratien Alabi, il sacerdote congolese accusato dell’omicidio di Guerrina Piscaglia, è “una persona di indole fredda che non ha avuto remore a compiere un atroce delitto”. Sono le parole dei giudici nel provvedimento con cui viene confermata la custodia cautelare in carcere.
Padre Graziano è “un soggetto pericolosissimo con la tendenza ad avvicinare donne indifese e sprovvedute”, scrive il tribunale del Riesame. E ancora: “Alabi è persona abituata ad agire in modo disinvolto, efficace nella simulazione – dal momento che conduce da tempo una vera e propria doppia vita di sacerdote da un lato e di frequentatore di prostitute, oltre che di amante di donne, dall’altra”.
Ma la vera novità è quella lanciata dal Corriere di Arezzo secondo il quale i giudici avrebbero confermato l’ipotesi del gip Ponticelli sulla dinamica dell’omicidio: il delitto si sarebbe consumato in un boschetto, dove padre Graziano avrebbe – almeno inizialmente – occultato il corpo della donna. L’ipotesi degli investigatori è che Guerrina sia stata strangolata. Ma il provvedimento scagiona il marito Mirco: “È stato intercettato e nulla è emerso”.
Guerrina, il giallo della Panda e quella prostituta che ha riconosciuto padre Graziano…