Il leader leghista aveva fatto una promessa “Lasceremo la piazza più pulita di come l’abbiamo trovata”. Evidentemente i seguaci non hanno ascoltato Matteo Salvini e, concluso il comizio, Piazza del Popolo si è ritrovata “invasa” dagli adesivi della manifestazione. Dai lampioni della luce, ai cassonetti dell’immondizia e ai pali della segnaletica stradale. Quel logo blu, rosso e bianco con lo slogan “Renzi a casa!”, fatto proprio dal leader del Carroccio e dai suoi sostenitori è diventato la nuova forma di arredo urbano del Tridente. Secodo il quotidiano romano Il Messaggero se ne contano a centinaia tra le strade del salotto buono di Roma e alcuni sono stati attaccati anche intorno all’obelisco di piazza del Popolo, sui dissuasori di travertino e sulle mura che proteggono l’area. “Incuria romana”, amano dire i leghisti ma questa volta le mani maleducate sono quelle padane.
Il leghista Salvini: “Io sono per il Made in Italy”. Ma la sua felpa…